lunedì, febbraio 26, 2007

Ma che bello questo palazzo!!!


Oggi posto una foto di un misterioso palazzo, chi mi sa dire dove si trova??
Guardate che la domanda è difficilissima.
Godetevi la foto e buon inizio settimana.

Se avete foto da inviarci o argomenti di discussione, problemi, o qualsiasi altra cosa scrivete pure a rapprstudenti(at)conservatorio.udine.it o commentate e diteci come raggiungervi. ciauz^^

venerdì, febbraio 23, 2007

Astro del mese: PESCI

Questo è l'ultimo appuntamento con gli astri, abbiamo con questo segno completato l'intera gamma di segni zodiacali, così, dato che non si parla di oroscopo, ma di astrologia, potrete consultare quando volete sul blog il segno che vi serve interpellare o scrivere alle astrologhe le vostre domande. (per esempio avete conosciuto una ragazza e non sapete come comportarvi ed allora grazie al segno otterrete più informazioni utili per fare colpo ^_^)

Le nostre astrologhe quindi non andranno in pensione, anzi, fra non molto avremmo altre incredibili sorprese.

Ora passiamo al mese che verrà che sarà sotto il segno dei Pesci e leggiamo cosa hanno da dirci le esperte in materia:




Pesci
20 febbraio - 20 marzo

Segno:acqua
Giorno della settimana: giovedì
Pietre portafortuna: corallo rosa, turchese, acquamarina
Colori: porpora, grigio, blu
Fiori: iris, camelia, gelsomino, lylium
Metalli: stagno
Essenze: incenso, glicine
Animali: elefante, delfino, cane

Le caratteristiche del segno
Il segno solare è rappresentato da due PESCI, il primo con la testa rivolta verso il Cielo e l'altro che guarda verso la Terra. Essi rappresentano una natura terribilmente ambivalente e piena di contraddizioni. Il nato del segno dei PESCI vive in questa mutazione dell'ultimo segno dell'inverno, fra la terra e il cielo, fra la realtà e il sogno, la realizzazione e la meditazione, l'incarnazione e la tentazione dell'assoluto. È comprensivo, sensibile, tenero, romantico, affettuoso e dolce. Ha il desiderio di vivere in maniera ispiratrice e acuta. Egli ha una gentilezza e un'indulgenza naturale verso il prossimo. Prova simpatia per le persone in disgrazia e sarà spesso a fianco dell'oppresso. Il nato dei PESCI si accomuna con l'altro e lo sente sino al più profondo di sé. Egli vive in un mondo interiore fluido che lo consegna interamente alle sensazioni, alle impressioni ed alla sensibilità. È ipersensibile e reagisce come una spugna. Infatti, egli riceve ed assorbe, sino ad esserne completamente sommerso, tutte le influenze dell'ambiente nel quale si trova. Ecco perché la sua vita dipende fortemente dalla qualità dell'acqua in cui si immerge, in quanto si lascia facilmente influenzare da ciò che prova.
Sole in PESCI, è quindi facilmente pervaso dai diversi pareri che ascolta e che condivide con gli altri. Ciò lo mette in una situazione di frequente incertezza e permanente indecisione. Inoltre, essere di amplitudine, vuole tutto allo stesso tempo. Egli può quindi essere attirato simultaneamente da un certo tipo di persone e dal tipo opposto. La sua volontà è spesso debole. Malgrado la sua meravigliosa intuizione, gli manca un lato realista e "piedi su terra", il che lo porta talvolta a perdersi in un mondo di illusioni. Il suo cuore è pieno d'amore per l'oceano intero. La sua apertura emotiva è totale, tanto che è capace di provare le gioie e le pene dell'altro. Egli si sente personalmente toccato dalle sofferenze del mondo, allo stesso modo in cui vibra per le sue gioie. Il nato del segno dei PESCI si sente a suo agio in un'opera ispirata o sociale, che gli permetterà di mostrare la piena misura della sua generosità. Nella sua immensa indulgenza nei confronti dei suoi simili, egli si orienta verso la medicina d'azione o qualsiasi altro aiuto umanitario, laddove potrà appagare il proprio desiderio di placare qualsiasi sofferenza. Dispone per questo di una forza eccezionale nell'esprimere il proprio ideale e il proprio genio intuitivo.
Nei suoi momenti difficili, può essere troppo accomodante, sognatore e utopistico. Egli può utilizzare dei sistemi di fuga per evitare la realtà.

La personalità
Sotto il segno di nettuno nascono individui che sfuggono a definizioni schematiche, inafferrabili e contraddittori, come comporta all'appartenenza a un segno doppio. Assorbono tutte le influenze esterne e vivono quasi in simbiosi con il loro ambiente, eppure sembrano nascondersi dietro un lieve schermo di estraneità a quanto li circonda. Sono capaci di sovrumana dedizione, tanto da rasentare l'autolesionismo, nutrono sentimenti delicati, inseguono splenditi chimere, ma poi si procurano con molta abilità dei vantaggi materiali che difendono con palese egoismo. Offrono sempre solidarietà e partecipano intensamente alle vicende altrui. Se però si chiede loro coerenza e continuità d'impegno, si eclissano inspiegabilmente. Sono sempre combattuti tra le loro esitazioni, qualsiasi scelta li mette in crisi perché non hanno una visione realistica delle situazioni e temono ciò che ha carattere definitivo. In fondo vivono benissimo nella provvisorietà e nel relativo, anche se sembrano sempre in cerca di sicurezza. Richiedono e offrono affetto e protezione, credono nell'amore romantico, si attaccano tenacemente alle persone che amano, nella loro fedeltà si aprono vistose incrinature, dato che nulla li eccita tanto quanto l'evasione proibita. Hanno poi un'incredibile dolcezza e si colpevolizzano immediatamente delle sofferenze altrui se si sentono responsabili. A loro volta sono irragionevolmente gelosi o pigramente ingenui, per eccesso di fantasia o per amor di pace.

La donna pesci
Apparentemente e' una donna dolcissima, fragile, che chiede a tutti appoggio. E' disposta a sacrificarsi per il bene altrui e offre subito lacrime e sorrisi, ma non dimentica mai le sue esigenze. I dettami dello spirito la spingono verso l'arte, la bellezza, i sogni delicati; quelli della materia, a cui la donna pesci non si sottrae, le permettono di rinnovare il piacere di vivere: così cerca divertimenti, flirt più o meno innocenti che le danno il brivido del peccato e naturalmente la sicurezza economica, anche se sembra ignorare gli aspetti concreti dell'esistenza. L'intuizione e' una sua formidabili arma che la guida anche nella scelta del partner; ma capita spesso però che il suo sentimentalismo fantasioso le impedisca obiettive valutazioni. Se e' amata, protetta, rassicurata dalla presenza di un partner energico e volitivo diventa un amante tenerissima, una compagna felice di vivere all'ombra del suo uomo. Adora i bambini anche se non e' una perfetta educatrice

L' uomo pesci
E' dominato dai suoi stati d'animo mutevoli, alle prese con un'emotività' che lo disturba non poco nella vita privata e nei rapporti sociali. Nel tentativo di superarla può compiere veri e propri atti di forza che lo rendono pericolosamente irrazionale. Mercurio e' in caduta in questo segno, quindi non ci si può aspettare dal pesci una perfetta linearità logica negli atti e nei giudizi. Può contare però su un intuito eccezionale che gli permette di cogliere al volo le intenzioni altrui e di destreggiarsi diplomaticamente tra le inevitabili difficoltà quotidiane di cui si libera sfuggendo accortamente nei momenti opportuni. Ha un naturale spirito di collaborazione e si adatta facilmente alle nuove condizioni di lavoro e di vita. Quando però riesce a trovare una sua stabilita' e si sente valorizzato si identifica a tal punto con le persone che ha intorno che gli e' impossibile staccarsene. Lo stesso accade in amore: sensibile, idealista, si attacca morbosamente alla sua donna e se ne lascia influenzare. Non è però un compagno facile: vuole che sia contraccambiata l'intensità' dei suoi sentimenti e se la partner è toppo sbrigativa prima soffre, poi guarda altrove.

La salute
Nell'anatomia zodiacale i Pesci, come ultimo segno, governano i piedi, ma anche le cellule nervose, l'ipofisi e la ghiandola pineale.
Emotivi e ansiosi, i nativi del segno somatizzano più facilmente di altri le loro tensioni, pur essendo sani di costituzione e avendo un naturale adattamento alle condizioni ambientali; sono infatti delicati e non devono abusare delle loro energie.
Si riprendono però molto rapidamente da malesseri e malattie e hanno un intuito felice che li guida nella scelta dei rimedi e delle soluzioni più congeniali alla loro natura.
Sono sensibili a ogni forma di contagio e spesso hanno un po' la sindrome del "malato immaginario".

I rapporti con gli altri segni zodiacali
Magiche intese con Cancro e Scorpione, con i quali alle profonde affinità di temperamento si uniscono potenti richiami sensuali.
Un valido sostegno ai fantasiosi Pesci è fornito dagli organizzatissimi Capricorni e dalle efficienti Vergini, che ne sanno disciplinare le emozioni.
Il Toro può condividere con i Pesci il piacere della vita e offrire molta stabilità, mentre il Leone affascina il Pesci per la sua forza e la sua vitalità, anche se teme l'autorità.
Una certa estraneità invece con la Bilancia e l'Acquario.
Ariete, Gemelli e Sagittario mal si adattano al complesso mondo dei Pesci e lo ritengono troppo sfuggente ed enigmatico.

Personaggi famosi: Albert Einstein, Michelangelo, Arthur Schopenhauer,Gabriele D'Annunzio, Enrico Caruso

Le nostre astrologhe Vlasta e Cinzia.

mercoledì, febbraio 21, 2007

Diario di bordo

Si staccano da terra.
I rulli del mio mondo si discostano dal suolo e iniziano a sfiorare le nubi.
Si delinea, somewhere over the rainbow, un paese infinitamente lontano dove gnomi e fate sembrano essere di casa. Talmente "altro" per me da essere ancora avvolto nello spesso strato dell'immaginato, dello stereotipo.
Un indirizzo, un nome. Poco piu'.
Nessuno verra' all'aeroporto. Ascoltero' la neve cadere su sillabe sconosciute.
Ma i sorrisi sono sempre quelli.
Aspettero' un taxi sospeso sul mio futuro diretto alla EEsti Muusika ja Teatriakadeemia: la Gilda dei Musicanti, in compagnia delle mie valigie e del mio Tutankamon avvolto nel cellofan (Mr. Violoncello per l'anagrafe aerea).
Apriro' gli occhi tra meno di due ore quando le scarpe volanti si riscalderanno sull'asfalto frenando la mia mente e guidandola alla realta' (realta'?).

Mi ricordo quella "so strange" lappone che aspettava il suo imbarco a Frankfurt.
La incrociai nella sala d'attesa di un "gate" dimenticato tra centinaia di "gate" mentre facevo la mia improbabile triangolazione economica VCE/FRA/OPO.
Aveva gli scarponcini scamosciati della moglie di David Gnomo e i colori sgargianti e lanosi che si rincorrevano dalla gonna giocavano "a chi arriva primo" fino al suo capo, dove esausti la ricoprivano di unica grazia fiabesca.
Uomini incravattati e donne ricolme di autografi sui vestiti le scorrevano intorno ognuno ugualmente diverso dagli altri; inconsci testimoni del nostro tempo. Lei, guardiana di un cancello inafferrabile osservava dai suoi sottili occhi senza stupore, come se fosse stato tutto normale.
Era tutto normale. Si trattava semplicemente di un "gate" che aspettava al "gate" dopotutto.
Io ripartii, lei altrove.
Io riparto, Lei con me. Mi sto trascinando in Estonia un'intera sala d'attesa tedesca.
Speriamo non mi creino problemi al Check-out.

La_Lince_Che

domenica, febbraio 18, 2007

Stati Generali AFAM a Verona

Nel conservatorio di Verona si terranno, nelle giornate del 23 e 24 febbraio gli stati generali (come nella foto ^^) AFAM, cliccate sul link per maggiori informazioni.

In questi stati generali ci sarà la possibilità per i rappresentanti degli studenti di dire la propria su varie questioni sollevate in tale sede e di sperare di trarre giovamento dalle decisioni prese collettivamente e dalla relazione finale che ne evincerà.
In pratica come mi ha suggerito il nostro caro Staff alcuni giorni fa: "Agli stati generali è anche possibile che non si decida niente o che le decisioni e le problematiche riscontrate facciano la fine delle bolle di sapone, però è un gran momento di democrazia!".
Questo per dirvi che presenti ci saranno anche esponenti di spicco provenienti direttamente da Roma, in sede a VR per ascoltare quanto gli studenti hanno da dire.

Dei vostri rappresentanti di Udine è stata selezionata Valentina che andrà là e poi ci racconterà gli effettivi risvolti.
Oltre a questo incontro, sempre nelle stesse giornate ci sarà probabilmente la possibilità di incontrare anche le altre Consulte degli studenti in sede per convenire ad ulteriori progressi in materia di coordinamento tra consulte.

Buona settimana a tutti ^^



giovedì, febbraio 15, 2007

Che Ensemble che fa…


Vi posto un articolo scritto da un nostro studente in direzione riguardante la presenza della Brass Ensemble al Teatro Nuovo di Udine lo scorso dicembre in onore dilla Premio Nazionale dell'Innovazione.

**********************************************

È stato Fabio Fazio, il noto presentatore televisivo, il grande mattatore della cerimonia di premiazione del PNI (Premio Nazionale dell’Innovazione), svoltasi lunedì 4 dicembre al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”. Sul palco si sono susseguite diverse autorità, quali il Ministro Nicolais, il Presidente Regionale Illy e il Magnifico Rettore Honsell, ma anche alcuni personaggi famosi della finanza e della politica. Il PNI è l’evento di sintesi finale in cui 27 Università italiane confrontano i migliori progetti di ricerca applicata espressi in forma di business plan e quindi pronti per affrontare il mercato. A questo evento partecipano, tutti gli anni, i vincitori delle “Start Cup” locali, che sono stati i veri protagonisti della serata.
Start Cup a Udine è una competizione tra idee imprenditoriali innovative, promossa dall’Università degli Studi di Udine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. I vincitori della competizione di quest’anno, organizzata dall'Università di Udine, sono stati ex equo il gruppo SKE di Milano (tecnologie per la produzione di tessuti biologici autologhi) e il gruppo FoodTech di Udine (impianto per produzione di alimenti privi di acrilammide). Al terzo posto si è classificato il gruppo Ananas del Veneto (tecnologia per la produzione di nanoparticelle per immunodiagnostica).
Dell’intrattenimento musicale è stato incaricato il “Brass Ensemble” del nostro Conservatorio. Questa formazione, nata appositamente per questa occasione, è costituita prevalentemente da allievi delle classi di Tromba, Trombone, Corno, Percussioni e del corso di Tuba, da alcuni ex allievi e dagli insegnanti Cal, Lazzaroni e Bernetti.
Il programma prevedeva tre momenti musicali: la sigla iniziale, un intervento centrale e la sigla finale. Il “Brass ensemble” del Conservatorio ha presentato una raccolta di brani di Chris Hazell in un susseguirsi di sonorità moderne che richiamano il jazz e di armonie dolci che riscaldano gli animi, oltre al noto brano New York New York magistralmente arrangiato per gruppo di ottoni.
All’interno della complessa organizzazione della serata, lo spazio dedicato alla musica non è stato molto e la mancanza di un adeguato coordinamento nel retroscena a volte ha messo in difficoltà i musicisti. Nonostante le difficoltà nell’organizzazione delle prove e la conseguente scarsità delle stesse, il gruppo ha saputo far bella figura. L’impegno profuso dagli insegnanti e la serietà e l’umiltà dimostrata da tutti si sono manifestate anche alla prova generale, nel momento in cui alcuni elementi, trovandosi in difficoltà, hanno ceduto le proprie parti ai compagni più esperti per garantire la buona riuscita dell’esibizione.
Il “Brass Ensemble” si è dimostrato principalmente un gruppo di amici che si è ritrovato in un contesto importante ma con l’atteggiamento di chi ama di incontrarsi per suonare per insieme. Con lo spirito che contraddistingue tutti i gruppi di strumenti a fiato (e in particolare quelli di ottoni!), il gruppo si è dato appuntamento 3 ore prima dell’esibizione per una prova di assestamento e per trovare la concentrazione giusta, ma anche per stare assieme. Tante volte, infatti, le prove e le esibizioni del gruppo sfociano in momenti conviviali che rendono l’ambiente molto familiare. Purtroppo il tipo di esibizione in cui è stato coinvolto il “Brass ensemble” è stato vincolato dai tempi di scena e comportamenti inusuali che talvolta hanno creato un po’ di scompiglio abbassando la soglia d’attenzione; ad esempio, alla chiamata di Fazio per il secondo intervento la maggior parte dei musicisti non era ancora presente sul palco. Recuperando la situazione in extremis, il presentatore ha fatto salire sul palco un altro ospite, cambiando la scaletta al volo… Altra situazione incredibile è stata la scomparsa delle parti della prima tromba. Il direttore di scena, non ricordandosi di averle raccolte durante l’esibizione di altri brani, ha gettato nel panico il gruppo per un “brutto quarto d’ora”, per poi ritrovarsele in mano nascoste dal copione.
In questo genere di spettacoli i tempi sono un elemento fondamentale; solo l’esperienza di Fazio ha evitato momenti d’imbarazzo generale. Dal canto suo però, il presentatore ha richiesto all’ultimo momento l’inserimento di “stacchetti musicali” non previsti che accompagnassero la presentazione dei vari personaggi chiamati sul palco. I professori Cal e Bernetti li hanno abilmente improvvisati senza alcuna prova nè indicazione da parte del direttore di palco. Spesso però l’istinto e l’improvvisazione non riescono a leggere nel pensiero altrui e gli interventi non hanno sempre coinciso con le idee di Fazio il quale, forse per scherzo o forse per posa di scena, ha proposto un siparietto che ha fatto sembrare i due musicisti dei “bonaccioni”. Ovviamente la cosa non aveva nulla di personale e neppure voleva essere un gesto di scherno, tant’è vero che uscendo dal palco lo stesso Fazio è andato incontro al Prof. Cal stringendogli la mano e ringraziandolo per essersi prestato alla gag.
Tutto è bene quel che finisce bene e la cerimonia si è conclusa con il brano: Kracken, uno dei più energici brani di Hazell dedicato ad uno dei suoi numerosi gatti.
Il “Brass ensemble” del Conservatorio di Udine non è un gruppo stabile ma un gruppo che di tanto in tanto si trova per fare musica nel migliore dei modi e aggiungere un po’ di colore ad un mondo che ne ha sempre bisogno.

Glauco Comoretto


domenica, febbraio 11, 2007

Tanti augurii a teeee....il blog oggi compie 1 anno fategli gli auguri ^^

TANTI TANTI AUGURI CARO IL NOSTRO BLOGGHINO ^^

Sembra ieri quando mettemmo il primo post sulla rete con l'idea di poter essere sempre più vicini agli studenti e di creare una sorta di bacheca, luogo di ritrovo per tutti noi conservatoriani, dove poterci scambiare informazioni, notizie, commemorare eventi importanti e comunicare al resto del mondo cosa sappiamo fare, chi siamo e come ci muoviamo all'interno della nostra istituzione.
Il blog quando è nato, come tutti i bimbi che a tastoni iniziano a conoscere il mondo, ha sperimentato diverse modalità di posting cercando di soddisfare ogni esigenza, dalla foto dei nostri studenti, alle foto dell'istituto, ad articoli che riguardano la musica a commemorazioni dei vari eventi che si sono susseguiti nel corso del tempo, all'oroscopo, ai sondaggini, agli articoli argomentativi fino a giungere ai video e alle interviste (e se ho dimenticato qualcosa segnalatemelo ndr).

Una ricco bouquet di offerta che in effetti possiamo dire che ha suscitato sempre più interesse da parte dei lettori (quasi esclusivamente studenti del Tomadini).
Qui sotto posto l'immagine del trend in salita delle utenze dalla nascita del blog, il calo è solo nel periodo estivo e durante le vacanze di Natale.


Oltre a questo dall'inizio dell'anno abbiamo ottenuto anche molto più supporto da parte degli altri organi dell'Istituto che ci hanno appoggiato l'attuazione del CONSQUINDICINALE, grazie al quale anche i meno esperti in computer e coloro che non hanno possibilità di accesso alla rete, dal mese di novembre '06 hanno avuto la possibilità di leggere gli articoli postati sul blog anche in formato cartaceo e gratuitamente, semplicemente prendendone una copia distribuita nei corridoi del Conservatorio di Udine.

Oltre a questo abbiamo inserito anche un calendario con gli appuntamenti più importanti in zona e data la possibiità a tutti di scrivere post, mandarci foto e video e commentare.
Devo dire che in un anno non ci sono state molte vene propositive da parte dei lettori, quasi nessuno ci ha inviato articoli e men che meno fotografie e quant'altro, sebbene basti solo scrivere un'e-mail all'indirizzo rapprstudenti(at)conservatorio.udine.it ed aggiungerci qualche allegato; ma questa prolematica si auspica sia solo temporanea e che nel tempo si riesca a scorgere anche una vena di utilità in queste azioni.

Sull'onda di questi pensieri abbiamo scelto di utilizzare questo post anche come contenitore di richieste e di proposte, commentate questo post e diteci:
  • se vi piace il blog;
  • cosa vi piace e cosa vi piace di meno;
  • se avete idee per migliorarlo od aggiungerci nuove cose;
  • se avete critiche su alcune cose che non ci dovrebbero essere;

Sappiateci dare una giusta vena critica e propositiva che ci permetta di costruire un portale per gli studenti del Tomadini sempre più indossabile da tutti, basta commentare questo post.

Infine, con le lacrime agli occhi faccio un fortissimo tanti auguri al nostro blog che oggi compie un anno, auguri auguri ed auguri e cento di questi giorni blog della Consulta.

Ciau a tutti e buona settimana!!

Intervista al nuovo rappresente degli studenti al CNAM: Gasparin Paolo


Alcuni mesi fa e più precisamente nel mese di dicembre '06 è stato eletto tra i vari rappresentanti degli studenti dei Conservatori d'Italia, un nuovo rappresentante per il CNAM, l'organo sovrano del MIUR (Ministero dell'Università e della Ricerca) per quanto riguarda l'Alta Formazione Artistica e Musicale. Il rappresentante eletto in questo caso è Paolo Gasparin, studente del Conservatorio A.Steffani di Castelfranco Veneto.
Egli durante la sua campagna elettorale, come abbiamo scritto altre volte sul nostro blog, ha convocato una riunione grazie all'appoggio del Conservatorio di Verona, nella quale hanno partecipato molti conservatori del nord d'Italia. Riunione nella quale si è giunti a stabilire un futuro di organizzazione tra i vari rappresentanti delle Consulte degli studenti per una crescita comune ed una maggiore organizzazione per i diritti e doveri degli studenti.
Siamo andati quindi da Gasparini a fargli alcune domande chidendogli cosa gli sembrasse venire eletto in un organo così importante e che aspettative reca con sè e che idee ha per la sua carica e per il coordinamento tra Consulte.
Sentiamo cosa ci ha risposto:

Quali erano le tue intenzioni nel convocare i rappresentanti a Verona e in che ambito è nata l'idea?
Da rappresentante degli studenti mi ho sempre lavorato per dare una coscienza di gruppo agli studenti di Conservatorio, che tradizionalmente patiscono una notevole frammentazione, un po’ per la tipica didattica individuale un po’ per l’assenza di momenti di aggregazione veri e propri, che sono invece presenti nella scuola secondaria e all'Università. Dato che questo spirito ha dato buoni frutti a Castefranco Veneto, ho pensato che sarebbe stato bello estenderlo oltre i confini del mio Conservatorio, di renderlo anzi il leit-motiv della mia campagna elettorale per il CNAM. Ecco da dove è nata l’idea di fare una riunione tra Consulte: presentare la mia candidatura e insieme discutere di un grande progetto di Coordinamento tra Consulte.

Chi hai deciso così di convocare?
Inizialmente la cosa era stata pensata per gli studenti del Triveneto. Non mi sembrava realistico che persone più lontane di 200 km venissero alla riunione proposta da un signor nessuno. Ma l’idea è stata salutata con tale entusiasmo che mi sono convinto ad estenderla a tutte le Consulte del Nord Italia, Emilia Romagna compresa. Purtroppo lo spazio che la Consulta di Verona mi ha gentilmente messo a disposizione era pensato per un piccolo gruppo, quindi non è stato possibile, mio malgrado, estendere l’invito ad altre Consulte.

Quali sono stati traguardi prefissati e di che cosa sei invece stato stupito?
Di solito non sono attirato dai traguardi ma dal cammino che vi conduce. Avevo, certo, delle speranze, ma fondamentalmente ho vissuto con grande stupore quello che è stato un successo davvero incoraggiante, sia per la partecipazione, sia per la voglia di confronto e di coesione che si è respirata per tutta la durata dell’incontro. Segnatamente ci siamo disposti a cerchio, quasi ad evocare l’appartenenza a qualcosa di comune.

Hai trovato dei rappresentanti motivati e desiderosi di fare?
Ho trovato delle persone davvero fantastiche, animate da uno spirito di servizio e di iniziativa che tra studenti si trova raramente. Dal momento che in Conservatorio la coesione tra gli studenti è poca, discutere di problematiche che poi si sono rivelate perlopiù comuni, è servito a fare sentire tutti meno soli.

Cosa nel post Verona?
Il mio desiderio principale è quello di portare a compimento il progetto del Coordinamento delle Consulte. Sarebbe davvero un grande risultato creare un organismo che unisca tutte le Consulte degli Studenti e quindi, indirettamente, tutti gli studenti di Conservatorio. Sarebbe la prima volta dopo la riforma, che succede qualcosa del genere e stiamo lavorando alacremente per realizzare questo sogno per esempio con la riunione delle Consulte che stiamo organizzando per la fine di Febbraio.

Cosa credevi fosse il CNAM e quali aspettative avevi?
Sapevo che il CNAM era un organo importante, almeno sulla carta, che raduna le istanze di tutte le componenti degli Istituti AFAM e per ora non ho fatto l'esperienza necessaria per sapere quello che sulla carta non è scritto (che a volte finisce per contare anche di più).
Comunque posso dire senza esitazioni che non avevo alcun tipo di aspettativa. Come ho detto l'obiettivo dell'elezione al CNAM è servito soprattutto a tracciare un percorso per raggiungerlo, e in questo percorso si trovano gli elementi davvero importanti di questa esperienza. Certo che avere una voce all'interno di un organismo che dovrebbe essere interlocutore privilegiato del Ministro, completa il quadro.

Adesso che sei stato eletto nel CNAM che cosa ti prefiggerai di fare?
Se ti riferisci al mio incarico al CNAM in senso stretto, la mia volontà è quella di farmi portavoce delle istanze che emergeranno dal Coordinamento, e farlo cercando di fare causa comune, per quanto possibile, con i rappresentanti degli studenti di accademie, istituti pareggiati e ISIA. In un'organismo di trentaquattro membri un solo studente può fare davvero poco, è d'obbligo cercare di unirsi agli altri e fare massa critica.
Tra tutte le prorità, la maggiore è senz'altro mettere ordine nell'attuazione della Riforma, che sta creando un po' ovunque forti disagi agli studenti e non solo.

Come vedi il futuro del Coordinamento?
Viste le premesse, lo vedo senz'altro luminoso.


Quindi non ci resta che aspettare la fine di questo mese di febbraio quando ci sarà il prossimo incontro tra consulte italiana, che, a sentire il blog ufficiale del Coordinamento http://consultari.wordpress.com, si terrà il 23 e 24 febbraio '07 sempre a Verona in concomitanza con gli Stati Generali AFAM.




mercoledì, febbraio 07, 2007

Il discorso del presidente della Consulta all'inaugurazione


Per il secondo anno, e sono due anni che esiste la Consulta dell'attuale formazione, abbiamo avuto la possibilità di avere uno spazio nella storica ed annuale inaugurazione dell'anno accademico del nostro Conservatorio.
Questo spazio significa un ulteriore possibilità per poter dire la nostra e per mostrare a tutti il nostro operato, una possibilità per mostrarci ad un pubblico esterno di modo che, più grande è lo spettro di conoscenza, più ampia sarà la gratificazione, se le cose funzionano, e più tosta sarà la critica ma al contempo fruttuosa.
Infine, poter fare un discorso come Consulta degli Studenti e quindi organo funzionante e funzionale del Conservatorio Tomadini, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Udine, è una grande opportunità anche per mostrarci alla stampa che i giorni seguenti ci ha citato dandoci maggior lustro ed importanza di volta in volta.

Per chi volesse rileggere le parole che sono state dette in quella giornata dal nostro Presidente della Consulta, Mariano Bulligan (nella foto), e per chi non fosse stato presente all'inaugurazione, e quindi è interessato a sapere che cosa è stato detto da noi rappresentanti, ho l'onore di poter postare l'intero discorso qui sotto.


Buongiorno a tutti.
Ormai già da qualche anno ci si trova in questa splendida cornice.
Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine è il simbolo di una Udine culturale che si risveglia sempre più.
Cambiamento è la parola che più rappresenta l'aria udinese che si respira negli ultimi anni e che ancor più da vicino respiriamo noi tra i “variabili” muri dei nostri edifici.
Cambiamenti d'ordinamento, cambiamento di sedi, di piani di studi, di voti, di abitudini, di prassi.
Protagonisti in questo tragitto siamo noi studenti, gli insegnanti e il personale, che ai fatti ci troviamo, manuale delle istruzioni alla mano, con un nuovo istituto da montare. Ma in questo marasma che pian piano prende forma e ci diventa familiare, si possono scoprire nuove realtà, nuove libertà d'azione e possibilità prima a noi precluse.
Per dirne alcune, sono partiti i primi progetti Erasmus che rendono il nostro habitat meno provinciale e più internazionale. Alcuni di noi (Luca, Daniele, Valentina) sono già ritornati, entusiasti, cambiati e motivati; mentre noi che non siamo ancora partiti, ma magari lo stiamo per fare godiamo della presenza dei nostri ospiti che cominciano ad arrivare;un po' dalla Spagna (Antonio, il primo) un po' da altrove. le nostre lauree di primo e secondo livello, come già è stato detto sono ben spendibili, possiamo rifiutare un voto e possiamo scegliere molti dei corsi del nostro percorso.
Queste ed altre modifiche nazionali hanno generato nelle rappresentanze studentesche delle varie città d'Italia un desiderio di confronto. Desiderio che è sfociato nel primo storico incontro delle Consulte Studentesche del Nord Italia a Verona il passato 9 Dicembre, nell'ambito della campagna elettorale per il membro rappresentante studentesco nel Consiglio Nazionale per l'Alta Formazione Artistica e dove con grande entusiasmo si sono potute costruire le basi per una reale collaborazione a livello nazionale.
Credo fermamente che l'apertura sia la via principe che il nostro Conservatorio deve continuare a perseguire; apertura verso i Conservatori e le altre Istituzioni artistiche Nazionali ed Estere. Ciò permetterà di rendere la formazione di ogni studente sempre più ricca e stimolante, svilupperà in ognuno la capacità di cogliere i diversi aspetti di essa e darà l'elasticità necessaria per poterla spendere in contesti importanti.
Oltre ad ampliare notevolmente la proposta formativa, si ridurranno gli eccessi di individualismo e si avranno nuovi strumenti di critica e confronto per il proprio percorso personale.
Con questo spirito si stanno mettendo le basi per progetti e collaborazioni future.
Per continuare a perseguire i nostri propositi però, le Istituzioni e gli organi interessati, interni ed esterni al Conservatorio credano come noi (E' un invito) nelle nostre idee e proposte che come già si può vedere, hanno ragione di essere coltivate, per permettendogli di fiorire e poterne poi raccogliere assieme i frutti. La grande novità per noi studenti è che siamo ora a tutti gli effetti membri attivi del Consiglio Accademico e del Consiglio di Amministrazione, possiamo così sviluppare con dinamicità i nostri obiettivi.
La Consulta non si dimentica di essere un organo rappresentativo e per questo usa tutti i mezzi necessari per giungere alle voci dei nostri rappresentati ascoltandone sempre idee e reclami. Ringraziamo gli organi istituzionali del nostro Conservatorio che ci stanno dando il giusto ascolto, certi che continuerà ad esserci questo spirito collaborativo e critico così efficace per la costruzione comune del nostro Istituto e che già sta cominciando a dare grandi risultati, grazie molto anche al lavoro a stretto contatto con la direzione (importantissimo per la crescita comune).
Voglio inoltre ringraziare ogni studente che ha nelle nostre iniziative ha suonato, partecipato e lavorato con noi e gli altri membri della Consulta, indispensabili in tutti i traguardi da noi ottenuti finora. Ringrazio quindi il Vice Presidente Stefano Fornasaro, i Membri del Consiglio Accademico Francesco Cecconi e Valentina Russo, il Segretario, Capo redattore del “Consquindicinale” e del Blog della Consulta (la nostra voce su carta e in rete) Emanuele Terenzani.
Un invito: la partecipazione di tutti gli studenti è fondamentale quindi non dimenticatevi mai di sostenerci attivamente e di farci sentire le vostre opinioni. Auguro un anno ricco di nuove esperienze musicali ma soprattutto di realizzazione personale.

sabato, febbraio 03, 2007

Inaugurazione: il dopo...





Beh, devo dire che non si può che essere soddisfatti da com'è andata, anche se le discussioni si sono dilungate parecchio annoiando magari i più piccini.
Però, dopotutto abbiamo avuto modo di ascoltare e saperne di più sul nostro istituto ed osservare quali e quanti sono gli esponenti di spicco del Conservatorio, tra i quali anche il nostro presidente della Consulta, il quale discorso verrà postato sul blog a breve.
Ed il momento dei riconoscimenti? Quanti di noi erano sul palco, tra vincitori di concorsi, borsisti, laureati e diplomati?
Erano davvero tantissimi ed stato emozionante sentire quanti applausi e calore giungevano dal pubblico.
Due delle foto qui sotto sono state scattate proprio in quel momento.
Davvero i miei complimenti a tutti.

Dopo i discorsi, i convenevoli e le premiazioni, è giunto il momento tanto aspettato della musica, elemento fra l'altro che ci contraddistingue come futuri musicisti.
Il concerto è stato breve ma ottima l'orchestra che ha ricevuto anche i complimenti in diretta dal loro direttore (il prof. Barchi nel silenzio generale, appena finita l'esecuzione di un brano, si è lasciato scappare un "Bravi!" ad alta voce uscitogli, credo, proprio dal profondo del cuore), e meravigliosi i solitisti.

Il nostro baldo laureato specialista Santagati è stato davvero bravo e lo possiamo sentire in questo video preso da una parte del secondo movimento del concerto di Haydn per tromba e orchestra.



L'ospite d'eccezione il tenore Beniamino Prior invece ha dimostrato quale sia la differenza tra un musicista ed un vero maestro.
Mi veniva da piangere tanto era commovente l'interpretazione, musica, semplicemente musica ma meravigliosa. Quando dico che la cosa più bella che mi potrà capitare come musicista è riuscire a commuovere il pubblico, mi riferisco ad una possibilità remota nel futuro, ad un sogno che non molti saranno capaci di realizzare. Sentire quindi un artista capace di dedicare al suo pubblico vibrazioni emotive di tale portata, secondo me è stato un onore, tanto di cappello quindi all'ospite d'eccezione della giornata.

Le foto che vedete ritraggono vari momenti dell'evento

venerdì, febbraio 02, 2007

Astro del mese: ACQUARIO


Vi posto l'oroscopo del mese grazie alla collaborazione delle nostre astrologhe ^^

ACQUARIO (21 gennaio - 20 febbraio)

Segno: fisso
Genere: maschile
Elemento corrispondente: aria
Caratteristiche: spirito di gruppo, altruismo
Giorno della settimana: sabato
Numero fortunato: 3
Colori: azzurro, nero, verde acqua
Profumi ed essenze: garofano, mughetto, timo
Fiori e piante: azalea, edera, orchidea, ortensia, papavero, salice
Animali: anguilla, civetta, corvo
Pietre preziose e minerali: ambra, ametista, onice, zircone
Metalli: piombo
Professioni: sindacalisti, inventori, astrologi, aviatori

SIMBOLOGIA
Simboleggia l'XI casa dell'oroscopo che rappresenta i rapporti, le relazioni, le amicizie. Il segno dell'Acquario si estende dal grado 300 al grado 330.
I Pianeti nell'Acquario: domicilio di Saturno e Urano, esilio del Sole, caduta di Nettuno.

CARATTERISTICHE DEL SEGNO
L'Acquario è un segno sicuro, anticonvenzionale e ricercatore di libertà: rappresenta la sregolatezza, il genio e la fantasia. Nei rapporti con gli altri, il tipo Acquario tende spesso a prodigarsi in gentilezze e cortesie. È vanitoso: vorrebbe vedere confermata la propria originalità e essere considerato come un individuo eccezionale. Il nativo ha una natura versatile, intelligente e libera da pregiudizi. Il suo desiderio è l'affermazione di se stesso e dei suoi principi. Animato da idee innovative, egli vuole raggiungere i suoi ideali, seguendo strade personali e rivoluzionarie. Non accetta imposizioni e rimane sempre un libero pensatore anticonvenzionale. Non a caso grandi personalità nate sotto questo segno si trovano per lo più pensatori con concezioni di vita molto originali, riformatrici e rivoluzionarie. Sono creature eccentriche, dotate di un'intelligenza acuta, di socievolezza e di una spiccata abilità in tutte quelle mansioni che richiedono furbizia e acume. Non agiscono mai d'impulso, ma vagliano attentamente tutti gli aspetti di una situazione.Il nativo Acquario ha la notevole capacità di saper mettere a frutto ogni esperienza e di saper trarre vantaggio anche dalle sconfitte. Ha intuizioni geniali e spesso manifesta idee che precorrono i tempi. Professionalmente, tende a raggiungere posti di prestigio grazie alle sue doti intellettuali e all'innato savoir faire. L'Acquario è nato per la diplomazia e per le pubbliche relazioni. Brilla inoltre in attività che richiedono fantasia, intuizione e capacità di concentrazione, mentre tende a rifiutare lavori monotoni e di routine. È critico sia nei propri che negli altrui confronti, e sa fronteggiare qualsiasi sacrificio pur di dimostrare la sua bravura. Ama le conversazioni intelligenti e difficilmente si fa trovare impreparato su qualsiasi argomento. Ha un profondo senso dell'amicizia e ama frequentare persone diverse per razza e cultura. La compagnia dell'Acquario è molto ricercata e gradita perché è vitalizzante e divertente. Sentimentalmente sanno essere caldi ma si sentono a loro agio in rapporti di stampo amichevole e anticonformista.
È indispensabile ricordare che per lui l'amore deve essere fondato sul rispetto dei reciproci spazi vitali. Anatomicamente l'Acquario governa la circolazione venosa. Il nativo può soffrire di disturbi circolatori, crampi, vene varicose; i punti più delicati sono caviglie e polpacci. Ha un equilibrio nervoso piuttosto delicato, per cui può accusare disturbi neurovegetativi ed eventualmente cardiovascolari.

L'UOMO ACQUARIO
Versatile e aperto a tutte le esperienze, è un uomo pieno di interessi, curioso e dalle idee originali. Non si adegua a modelli, è creativo. Amante e rispettoso della libertà, non tollera imposizioni. Non è ambizioso nel senso che non gli interessa il potere in sé, tiene soprattutto alla realizzazione di ciò che più desidera. Vede nel denaro un mezzo per vivere la vita a modo suo. È aperto ai contatti umani, purchè non ostacolino le sue opinioni e ideali. Nella vita di coppia è in generale un ottimo compagno purché si instauri un clima di reciproca tolleranza e non si pretenda il rispetto di schemi tradizionali. È un padre anticonvenzionale ed educa i figli all'indipendenza.
… COME CONQUISTARLO
Conquistarlo è facile, trattenerlo è impegnativo e richiede astuzia, pazienza e tanto amore. Lui è gradevole e gentile, ma fugge se si parla di matrimonio. Per conquistare il suo cuore bisogna prima di tutto conquistare il suo cervello e la sua amicizia. Sbalorditelo e evitate banali serate da routine. Se volete aver accanto tutta la vita un compagno simpatico e interessante dovete adottare i suoi amici e rispettare fedelmente il suo bisogno di libertà. L'Acquario è uno spendaccione che ama il lusso, le novità, tutto ciò che è alla moda. Grande amante della musica classica, apprezza molto cenare a lume di candela e con omantico sottofondo musicale. Detesta le tensioni forti, per cui se gli volete bene cercate di attutirgli sempre i colpi improvvisi che la vita riseva e lui vi ricambierà con tenerezza e affetto. È un compagno delicato, ma conosce tutti i modi per colorare l'esistenza di tinte sempre nuove e vivaci.

LA DONNA ACQUARIO
Dotata di una comunicativa brillante e di uno spirito aperto, attira facilmente simpatie su di lei e riesce a sentirsi a suo agio in ogni situazione e ambiente. Sa organizzare la sua vita in modo autonomo, è aggiornata e in linea con il suo tempo. Creatura di larghe vedute, ricca di interessi, curiosa: è la donna degli imprevisti. Le sue energie sono rivolte alla cultura, ai viaggi, alle amicizie stimolanti: non è sicuramente una donna riposante. Un suo pregio è la tolleranza unito all'assenza di gelosia. Ama intensamente ma il suo partner deve saper condividere il suo spirito e il suo stile di vita. Non tollera prevaricazioni. È una madre aperta e tollerante.
…COME CONQUISTARLA
La donna Acquario vuole un compagno brillante e colto, con cui parlare di tutto. Statele alla larga se siete noiosi, poco attenti ai fermenti culturali, o insensibili verso i problemi del mondo. Lei è un'idealista convinta, sinceramente interessata ai bisogni del prossimo. Non scoraggiatevi di fronte alla sua aria assente: è solo il suo modo di farvi capire che vi sta studiando. Ama molto i fiori. Tenete a freno la vostra impulsività: lei parte sempre adagio e scappa se qualcuno vuole forzarle la mano. Rispettate i suoi tempi e i suoi metodi, senza cercare di costringerla a vivere una vita troppo tanquilla e casalinga. È una creatura straordinaria, disponibile, costantemente desiderosa di aiutare il suo compagno, è pronta a incoraggiarlo e a sostenerlo. La sua caratteristica principale è assoluta necessità di sentirsi libera: libera da qualnque cosa possa essere fonte per lei di costrizione fisica o psicologica, o morale.Finché il partner asseconda il suo bisogno di novità e l'esigenza di vivere con assoluta indipendenza il rapporto tutto va a gonfie vele. Quando invece ciò non avviene, o perché c'è stato un equivoco iniziale o perché il rapporto ormai si è esaurito, c'è il pericolo che la donna si incattivisca e che la sua delusione diventi automaticamente contestazione. La protesta diventa allora un mezzo con cui esprime la sua insoddisfazione. Quando, però, c'è alla base del rapporto un vero e proficuo scambio, l' Acquario sono delle compagne gradevoli e gratificanti e la convivenza con loro è caratterizzata da un costante impegno nel reciproco miglioramento.

AMORE
Si dice che l'acquario in amore non sia un caldo amante. Tuttavia il nativo non difetterà mai di sentimenti profondi che spesso però non andranno a braccetto con la fedeltà. Infatti pur non essendo affatto immune alla gelosia non sopporta di essere "posseduto" da qualcuno. Per l'acquario l'amore assomiglierà di più ad un'amicizia che ad un rapprto di appartenenza reciproca. La sua razionalità e straordinaria intelligenza lo terrano lontano da inutili liti e ne faranno un compagno sensibile e rispettoso. Insomma, il nativo dell'acquario è più un compagno per la vita che il partner ideale per brucianti passioni.
LAVORO
Le professioni legate all'arte sono molto congeniali ai nativi di questo segno. La creatività e la fantasia legata spesso ad un'ottima manualità ne fanno sovente degli artisti. L'intelligenza vivace li fa eccellere sia nelle scienze che nelle lettere. Congeniali sono anche le professioni che prevedono senso del bello, capacità diplomatiche, o contatto col pubblico. Sconsigliate tutte le professioni a carattere sedentario: l'acquario signore del cambiamento e del progresso, si sentirebbe soffocato da una professione che lo costringe a gesti monotoni. Inadatto a mansioni organizzative in quanto distratto.
SALUTE
I nativi dell'acquario soffrono molto con la circolazione periferica che dovranno tenere sempre sotto controllo. Di corporatura forte dovranno tuttavia curare particolarmente la pressione sanguigna che spesso creerà dei fastidi. Spesso avranno la parte sinistra del corpo più debole rispetto alla destra. Il sistema nervoso, malgrado la mente sempre lucidissima, potrebbe dare qualche problema in tarda età.
POSITIVITA'
La migliore qualità di un acquario è senz'altro l'altruismo. Egli pensa al bene comune in termini di vantaggi futuri non solo per sè ma per la comunità. La decisione con cui si batte per i suoi ideali non è mai impositiva, sempre sereno porta avanti le sue battaglie con calma olimpica. Di grande spiritualità è un ottimo conoscitore della natura umana: per un acquario non esistono nemici o estranei, la cosa più importante è il perfetto ordine universale che è turbato solo dalla stupidità e dall'ignoranza. Per queste notevoli qualità troviamo spesso i nativi del segno in luoghi chiave dove necessitano menti lucide e lungimiranti.

NEGATIVITA'
Quando il pianeta dominante è in posizione difficile, tutte le qualità migliori dell'acquario mutano in difetti a volte pesanti. La calma tipica dei nativi dell'acquario, diventa indolenza e l'assenza d'aggressività muta in indecisione patologica. L'intelligenza viene sfruttata per il proprio esclusivo vantaggio a scapito dei sentimenti che in questo caso diventano deboli. Questo è un caso limite assai raro tra gli acquari che tuttavia hanno dei difetti spesso fastidiosi. Possono apparire a volte sfugenti o iperpresenti mancando proprio di un po' di quell'ordine mentale pratico che sovente è necessario nelle situazioni delicate dela vita.
Personaggi famosi: Thomas Edison, Wolfang Amadeus Mozart, Jules Verne,Charles Darwin,Charles Dickens, Abramo Lincoln, Franz Schubert

Le nostre astrologhe Vlasta e Cinzia.