
La mitica patrona della città di Udine si festeggia nell'arco di questa settimana, dal 23 al 27 di novembre in piazza Primo Maggio, famoso 'Zardin Grant'.
Ogni anno, da cinque secoli a questa parte, si rinnova la tradizione di questa fiera; bancarelle, tantissime bancarelle, si incastreranno nella piazza e lungo alcune vie connesse ad essa, per proporre una miriade di prodotti in previsione dei regali natalizi.
Alcune di queste giungono ogni anno, per vendere le stesse mercanzie, e prontissima la clientela di abitudinari, che aspettano solo la venuta di fine novembre, per fare quei determinati acquisti. Altri invece attendono l'avvento di S.Caterina, per fare qualche spesuccia, avvantaggiarsi con i regali di natale, mangiare schifezze o farsi un'allegra nuotata tra un mare di persone, immersi nel grigio clima autunnale friulano di quel periodo.
La cosa però più interessante della manifestazione, sono i must, definiti come quei determinati prodotti che per quell'anno tantissime bancarelle propongono per la vendita. Prodotti che si presume siano maturi per acquisto di massa, e di conseguenza l'offerta deve poter essere a sua volta massiccia. Prodotti di basso prezzo, di solito, ma che presentano una particolare innovazione mai presentatasi negli anni addietro. Quindi ricchi di quella particolare formula [novità+basso prezzo+tempi maturi per la domanda] i cosiddetti must spopoleranno tra le varie bancarelle e probabilmente persuaderanno anche gli acquirenti più taccagni.
Quindi, mentre vi recherete a palazzo Ottelio per la vostra lezioncina quotidiana, questa settimana passerete per forza per la piazza saziandovi di aromi e di gente; date un'occhiata alle bancarelle e scriveteci quello che secondo voi è il must dell'anno (fategli anche una foto se riuscite ed inviatecela).
Buona settimana e S.Caterina a tutti sperando che il vociare sconnesso della folla non disturbi troppo la vostra artistica quiete.
La foto è stata scattata proprio oggi in piazza Primo Maggio, prima del marasma di negozietti ambulanti.
La cosa terribile di Santa Caterina è fare lezione il sabato nella distrazione più totale per via del profumino di caldarroste e nocciole caramellate. Per fortuna che l'aula Candotti è bella in alto! Grazie Barchi!
RispondiEliminasempre sia fatta la tua volontà.
RispondiEliminaSanta Caterina dagli Stivali delle Sette Leghe!!!
Lulla