Che Ensemble che fa…
Vi posto un articolo scritto da un nostro studente in direzione riguardante la presenza della Brass Ensemble al Teatro Nuovo di Udine lo scorso dicembre in onore dilla Premio Nazionale dell'Innovazione.
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È stato Fabio Fazio, il noto presentatore televisivo, il grande mattatore della cerimonia di premiazione del PNI (Premio Nazionale dell’Innovazione), svoltasi lunedì 4 dicembre al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”. Sul palco si sono susseguite diverse autorità, quali il Ministro Nicolais, il Presidente Regionale Illy e il Magnifico Rettore Honsell, ma anche alcuni personaggi famosi della finanza e della politica. Il PNI è l’evento di sintesi finale in cui 27 Università italiane confrontano i migliori progetti di ricerca applicata espressi in forma di business plan e quindi pronti per affrontare il mercato. A questo evento partecipano, tutti gli anni, i vincitori delle “Start Cup” locali, che sono stati i veri protagonisti della serata.
Start Cup a Udine è una competizione tra idee imprenditoriali innovative, promossa dall’Università degli Studi di Udine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. I vincitori della competizione di quest’anno, organizzata dall'Università di Udine, sono stati ex equo il gruppo SKE di Milano (tecnologie per la produzione di tessuti biologici autologhi) e il gruppo FoodTech di Udine (impianto per produzione di alimenti privi di acrilammide). Al terzo posto si è classificato il gruppo Ananas del Veneto (tecnologia per la produzione di nanoparticelle per immunodiagnostica).
Dell’intrattenimento musicale è stato incaricato il “Brass Ensemble” del nostro Conservatorio. Questa formazione, nata appositamente per questa occasione, è costituita prevalentemente da allievi delle classi di Tromba, Trombone, Corno, Percussioni e del corso di Tuba, da alcuni ex allievi e dagli insegnanti Cal, Lazzaroni e Bernetti.
Il programma prevedeva tre momenti musicali: la sigla iniziale, un intervento centrale e la sigla finale. Il “Brass ensemble” del Conservatorio ha presentato una raccolta di brani di Chris Hazell in un susseguirsi di sonorità moderne che richiamano il jazz e di armonie dolci che riscaldano gli animi, oltre al noto brano New York New York magistralmente arrangiato per gruppo di ottoni.
All’interno della complessa organizzazione della serata, lo spazio dedicato alla musica non è stato molto e la mancanza di un adeguato coordinamento nel retroscena a volte ha messo in difficoltà i musicisti. Nonostante le difficoltà nell’organizzazione delle prove e la conseguente scarsità delle stesse, il gruppo ha saputo far bella figura. L’impegno profuso dagli insegnanti e la serietà e l’umiltà dimostrata da tutti si sono manifestate anche alla prova generale, nel momento in cui alcuni elementi, trovandosi in difficoltà, hanno ceduto le proprie parti ai compagni più esperti per garantire la buona riuscita dell’esibizione.
Il “Brass Ensemble” si è dimostrato principalmente un gruppo di amici che si è ritrovato in un contesto importante ma con l’atteggiamento di chi ama di incontrarsi per suonare per insieme. Con lo spirito che contraddistingue tutti i gruppi di strumenti a fiato (e in particolare quelli di ottoni!), il gruppo si è dato appuntamento 3 ore prima dell’esibizione per una prova di assestamento e per trovare la concentrazione giusta, ma anche per stare assieme. Tante volte, infatti, le prove e le esibizioni del gruppo sfociano in momenti conviviali che rendono l’ambiente molto familiare. Purtroppo il tipo di esibizione in cui è stato coinvolto il “Brass ensemble” è stato vincolato dai tempi di scena e comportamenti inusuali che talvolta hanno creato un po’ di scompiglio abbassando la soglia d’attenzione; ad esempio, alla chiamata di Fazio per il secondo intervento la maggior parte dei musicisti non era ancora presente sul palco. Recuperando la situazione in extremis, il presentatore ha fatto salire sul palco un altro ospite, cambiando la scaletta al volo… Altra situazione incredibile è stata la scomparsa delle parti della prima tromba. Il direttore di scena, non ricordandosi di averle raccolte durante l’esibizione di altri brani, ha gettato nel panico il gruppo per un “brutto quarto d’ora”, per poi ritrovarsele in mano nascoste dal copione.
In questo genere di spettacoli i tempi sono un elemento fondamentale; solo l’esperienza di Fazio ha evitato momenti d’imbarazzo generale. Dal canto suo però, il presentatore ha richiesto all’ultimo momento l’inserimento di “stacchetti musicali” non previsti che accompagnassero la presentazione dei vari personaggi chiamati sul palco. I professori Cal e Bernetti li hanno abilmente improvvisati senza alcuna prova nè indicazione da parte del direttore di palco. Spesso però l’istinto e l’improvvisazione non riescono a leggere nel pensiero altrui e gli interventi non hanno sempre coinciso con le idee di Fazio il quale, forse per scherzo o forse per posa di scena, ha proposto un siparietto che ha fatto sembrare i due musicisti dei “bonaccioni”. Ovviamente la cosa non aveva nulla di personale e neppure voleva essere un gesto di scherno, tant’è vero che uscendo dal palco lo stesso Fazio è andato incontro al Prof. Cal stringendogli la mano e ringraziandolo per essersi prestato alla gag.
Tutto è bene quel che finisce bene e la cerimonia si è conclusa con il brano: Kracken, uno dei più energici brani di Hazell dedicato ad uno dei suoi numerosi gatti.
Il “Brass ensemble” del Conservatorio di Udine non è un gruppo stabile ma un gruppo che di tanto in tanto si trova per fare musica nel migliore dei modi e aggiungere un po’ di colore ad un mondo che ne ha sempre bisogno.
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È stato Fabio Fazio, il noto presentatore televisivo, il grande mattatore della cerimonia di premiazione del PNI (Premio Nazionale dell’Innovazione), svoltasi lunedì 4 dicembre al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”. Sul palco si sono susseguite diverse autorità, quali il Ministro Nicolais, il Presidente Regionale Illy e il Magnifico Rettore Honsell, ma anche alcuni personaggi famosi della finanza e della politica. Il PNI è l’evento di sintesi finale in cui 27 Università italiane confrontano i migliori progetti di ricerca applicata espressi in forma di business plan e quindi pronti per affrontare il mercato. A questo evento partecipano, tutti gli anni, i vincitori delle “Start Cup” locali, che sono stati i veri protagonisti della serata.
Start Cup a Udine è una competizione tra idee imprenditoriali innovative, promossa dall’Università degli Studi di Udine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. I vincitori della competizione di quest’anno, organizzata dall'Università di Udine, sono stati ex equo il gruppo SKE di Milano (tecnologie per la produzione di tessuti biologici autologhi) e il gruppo FoodTech di Udine (impianto per produzione di alimenti privi di acrilammide). Al terzo posto si è classificato il gruppo Ananas del Veneto (tecnologia per la produzione di nanoparticelle per immunodiagnostica).
Dell’intrattenimento musicale è stato incaricato il “Brass Ensemble” del nostro Conservatorio. Questa formazione, nata appositamente per questa occasione, è costituita prevalentemente da allievi delle classi di Tromba, Trombone, Corno, Percussioni e del corso di Tuba, da alcuni ex allievi e dagli insegnanti Cal, Lazzaroni e Bernetti.
Il programma prevedeva tre momenti musicali: la sigla iniziale, un intervento centrale e la sigla finale. Il “Brass ensemble” del Conservatorio ha presentato una raccolta di brani di Chris Hazell in un susseguirsi di sonorità moderne che richiamano il jazz e di armonie dolci che riscaldano gli animi, oltre al noto brano New York New York magistralmente arrangiato per gruppo di ottoni.
All’interno della complessa organizzazione della serata, lo spazio dedicato alla musica non è stato molto e la mancanza di un adeguato coordinamento nel retroscena a volte ha messo in difficoltà i musicisti. Nonostante le difficoltà nell’organizzazione delle prove e la conseguente scarsità delle stesse, il gruppo ha saputo far bella figura. L’impegno profuso dagli insegnanti e la serietà e l’umiltà dimostrata da tutti si sono manifestate anche alla prova generale, nel momento in cui alcuni elementi, trovandosi in difficoltà, hanno ceduto le proprie parti ai compagni più esperti per garantire la buona riuscita dell’esibizione.
Il “Brass Ensemble” si è dimostrato principalmente un gruppo di amici che si è ritrovato in un contesto importante ma con l’atteggiamento di chi ama di incontrarsi per suonare per insieme. Con lo spirito che contraddistingue tutti i gruppi di strumenti a fiato (e in particolare quelli di ottoni!), il gruppo si è dato appuntamento 3 ore prima dell’esibizione per una prova di assestamento e per trovare la concentrazione giusta, ma anche per stare assieme. Tante volte, infatti, le prove e le esibizioni del gruppo sfociano in momenti conviviali che rendono l’ambiente molto familiare. Purtroppo il tipo di esibizione in cui è stato coinvolto il “Brass ensemble” è stato vincolato dai tempi di scena e comportamenti inusuali che talvolta hanno creato un po’ di scompiglio abbassando la soglia d’attenzione; ad esempio, alla chiamata di Fazio per il secondo intervento la maggior parte dei musicisti non era ancora presente sul palco. Recuperando la situazione in extremis, il presentatore ha fatto salire sul palco un altro ospite, cambiando la scaletta al volo… Altra situazione incredibile è stata la scomparsa delle parti della prima tromba. Il direttore di scena, non ricordandosi di averle raccolte durante l’esibizione di altri brani, ha gettato nel panico il gruppo per un “brutto quarto d’ora”, per poi ritrovarsele in mano nascoste dal copione.
In questo genere di spettacoli i tempi sono un elemento fondamentale; solo l’esperienza di Fazio ha evitato momenti d’imbarazzo generale. Dal canto suo però, il presentatore ha richiesto all’ultimo momento l’inserimento di “stacchetti musicali” non previsti che accompagnassero la presentazione dei vari personaggi chiamati sul palco. I professori Cal e Bernetti li hanno abilmente improvvisati senza alcuna prova nè indicazione da parte del direttore di palco. Spesso però l’istinto e l’improvvisazione non riescono a leggere nel pensiero altrui e gli interventi non hanno sempre coinciso con le idee di Fazio il quale, forse per scherzo o forse per posa di scena, ha proposto un siparietto che ha fatto sembrare i due musicisti dei “bonaccioni”. Ovviamente la cosa non aveva nulla di personale e neppure voleva essere un gesto di scherno, tant’è vero che uscendo dal palco lo stesso Fazio è andato incontro al Prof. Cal stringendogli la mano e ringraziandolo per essersi prestato alla gag.
Tutto è bene quel che finisce bene e la cerimonia si è conclusa con il brano: Kracken, uno dei più energici brani di Hazell dedicato ad uno dei suoi numerosi gatti.
Il “Brass ensemble” del Conservatorio di Udine non è un gruppo stabile ma un gruppo che di tanto in tanto si trova per fare musica nel migliore dei modi e aggiungere un po’ di colore ad un mondo che ne ha sempre bisogno.
Glauco Comoretto
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