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sabato, marzo 03, 2007

Stage dell'orchestra fiati con il direttore Franz Anton Krager



Come l'anno scorso, anche quest'anno il Tomadini di Udine avrà l'onore di ospitare un illustre direttore d'orchestra statunitense, il M° Franz Anton Krager, che terrà uno stage con l'orchestra fiati.

L'anno passato il direttore Krager venne a Udine e le "cavie" per lo stage erano i membri dell'orchestra sinfonica del Tomadini. Quest'anno però, la sinfonica ha troppi pochi componenti e dovrebbe ricorrere, per essere al completo, di un grande numero di collaboratori esterni mentre, l'orchestra fiati del prof. Massimo Grespan, è bella che pronta, con un organico omogeneo, affiatato e compattato da più di due anni di concerti, anche fuori regione.

Quindi sarà un onore per questi ragazzi (pifferai, trombonauti, casinisti e così via...) essere diretti dal M° Krager che nelle giornate di mercoledì 7, giovedì 8 e venerdì 9 farà le prove all'interno del Conservatorio e sabato 10 marzo 2007 dirigerà l'orchestra fiati in un concerto presso l'auditorium di Pagnacco, lo spettacolo comincerà alle 20:30.

L'organico è ricco di tantissimi componenti che si esibiranno, a Pagnacco con questo programma che prepareranno nell'arco di quelle tre sole prove, proprio come si suol fare in ambienti professionistici.

Programma:

Weinberger Polka&Fugue
Owen La Fiesta Mexicana (2°tempo)
Holst First Suite in Eb
Rossini/Cailiet L'italiana in Algeri
David/Wick Concertino per Trombone e Banda


Quindi restiamo in attesa sino a sabato prossimo e poi accorriamo tutti a Pagnacco a supportare i nostri ragazzuoli.

p.s. nella foto, il nuovo contrabbassista solista dell'orchestra fiati
p.p.s. se volete saperne qualcosa di più sul M°Krager leggete la sua biografia a questo link: http://www.music.uh.edu/people/krager.html

mercoledì, dicembre 20, 2006

Babbo Natale, questo misterioso personaggione



Molte parole sono state spese e molto inchiostro è stato sprecato per questo personaggio mitico che domina inconstrastato lungo il mese di dicembre in tutti i paesi di cultura occidentale.
In questa nostra regione FVG, siamo già avvantaggiati nell'analisi della storia di Babbo Natale. Se consideriamo che in alcune canzoni americane come Jolly old Saint Nicholas, dove ci si riferisce esplicitamente a Babbo Natale, comprendiamo come nella cultura occidentale tra i vari nomi del benefattore c'è anche quello di S.Nicholas ovvero San Nicola, ed a Trieste e a Gorizia come alcuni forse sanno, si festeggia San Nicolò il 6 dicembre e tutti i bimbi buoni ricevono regali in onore di questa festa.
Ma allora se San Nicolò è Babbo Natale, perché lo si festeggia due volte in un mese?
E perché la venuta di Babbo Natale coincide con la tradizione cristiana della nascita di Gesù Cristo?
E queste non sono che due delle mille domande che mi sovvengono per questa tematica.
L'argomento forse è tra i più complicati ed affascinanti dal punto di vista socio-antropologico. E' la storia dell'uomo e dei suoi sogni di felicità nei confronti dei bimbi, la storia di un crogiolo di culture e tradizioni che si fondono con ritualità religiose e pagane, la storia di un'economia che ha necessità di galoppare ed il Natale è forse il periodo dell'anno dove si spende maggiormente (in Italia la tredicesima mensilità è stata proprio istituita in funzione delle spese natalizie).
Più si legge su questo personaggio e sulla storia che c'è dietro e più ci si rende conto di non poter arginare la materia con poco. I confini resteranno forse per sempre sfocati perché sono proprio l'incertezza ed il sentito dire che fanno da cardine nell'affermarsi di una tradizione, a mio avviso.
Le voci, così, nel tempo si sono mescolate e le usanze a poco a poco si sono affermate grazie anche all'avvento delle comunicazioni di massa che hanno fissato e compattato le tradizioni. Quindi la leggenda metropolitana per la quale si dice che sia stata proprio la Coca-Cola a "creare" il Babbo Natale che conosciamo oggi, non è vera completamente, ma sicuramente le pubblicità di questa marca hanno contriubuito all'affermazione della figura del Babbo così come lo intendiamo e lo immaginiamo oggi.
In rete c'è tantissimo materiale da consultare, spero con questo post, di avervi dato lo spunto e l'interesse per un adeguato approfondimento in quanto trovo davvero affascinante la storia dell'affermazione di una credenza, mutuata solo dalla fascinazione e dal mistero. Incredibile anche perché una buona percentuale di flussi monetari mondiali, scorre proprio in questo periodo grazie a questa tradizione.

La musica in tutto questo fa da collante, da sfondo, compatta e rende indimenticabile la tradizione ed il mood natalizio. Cosa sarebbe il Natale senza la musica?

Per gli approfondimenti vi consiglio i seguenti link:

Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mamma mi portò a vederlo ai grandi magazzini e lui mi chiese l'autografo. (Shirley Jane Temple [1928 – vivente], attrice statunitense)