Babbo Natale, questo misterioso personaggione
Molte parole sono state spese e molto inchiostro è stato sprecato per questo personaggio mitico che domina inconstrastato lungo il mese di dicembre in tutti i paesi di cultura occidentale.
In questa nostra regione FVG, siamo già avvantaggiati nell'analisi della storia di Babbo Natale. Se consideriamo che in alcune canzoni americane come Jolly old Saint Nicholas, dove ci si riferisce esplicitamente a Babbo Natale, comprendiamo come nella cultura occidentale tra i vari nomi del benefattore c'è anche quello di S.Nicholas ovvero San Nicola, ed a Trieste e a Gorizia come alcuni forse sanno, si festeggia San Nicolò il 6 dicembre e tutti i bimbi buoni ricevono regali in onore di questa festa.
Ma allora se San Nicolò è Babbo Natale, perché lo si festeggia due volte in un mese?
E perché la venuta di Babbo Natale coincide con la tradizione cristiana della nascita di Gesù Cristo?
E queste non sono che due delle mille domande che mi sovvengono per questa tematica.
L'argomento forse è tra i più complicati ed affascinanti dal punto di vista socio-antropologico. E' la storia dell'uomo e dei suoi sogni di felicità nei confronti dei bimbi, la storia di un crogiolo di culture e tradizioni che si fondono con ritualità religiose e pagane, la storia di un'economia che ha necessità di galoppare ed il Natale è forse il periodo dell'anno dove si spende maggiormente (in Italia la tredicesima mensilità è stata proprio istituita in funzione delle spese natalizie).
Più si legge su questo personaggio e sulla storia che c'è dietro e più ci si rende conto di non poter arginare la materia con poco. I confini resteranno forse per sempre sfocati perché sono proprio l'incertezza ed il sentito dire che fanno da cardine nell'affermarsi di una tradizione, a mio avviso.
Le voci, così, nel tempo si sono mescolate e le usanze a poco a poco si sono affermate grazie anche all'avvento delle comunicazioni di massa che hanno fissato e compattato le tradizioni. Quindi la leggenda metropolitana per la quale si dice che sia stata proprio la Coca-Cola a "creare" il Babbo Natale che conosciamo oggi, non è vera completamente, ma sicuramente le pubblicità di questa marca hanno contriubuito all'affermazione della figura del Babbo così come lo intendiamo e lo immaginiamo oggi.
In rete c'è tantissimo materiale da consultare, spero con questo post, di avervi dato lo spunto e l'interesse per un adeguato approfondimento in quanto trovo davvero affascinante la storia dell'affermazione di una credenza, mutuata solo dalla fascinazione e dal mistero. Incredibile anche perché una buona percentuale di flussi monetari mondiali, scorre proprio in questo periodo grazie a questa tradizione.
La musica in tutto questo fa da collante, da sfondo, compatta e rende indimenticabile la tradizione ed il mood natalizio. Cosa sarebbe il Natale senza la musica?
Per gli approfondimenti vi consiglio i seguenti link:
- http://it.wikipedia.org/wiki/Babbo_Natale sulla storia di Babbo Natale;
- http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Natale_nel_folklore sulle tradizioni nel mondo legate al Natale;
- http://www.noradsanta.org/it/default.php nel quale si vede la rotta che prenderà Babbo Natale la notte del suo unico giorno lavorativo;
- http://it.wikipedia.org/wiki/Dimostrazione_dell%27inesistenza_di_Babbo_Natale bellissimo da non perdere.
Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mamma mi portò a vederlo ai grandi magazzini e lui mi chiese l'autografo. (Shirley Jane Temple [1928 – vivente], attrice statunitense)
Nessun commento:
Posta un commento