Lasse Thoresen e il microtonalismo
In questi giorni c'è un illustre compositore Norvegese a tenere una masterclass all'interno del nostro Conservatorio. Il suo nome è Lasse Thoresen, ed è docente di composizione presso la Norwegian State Academy of Music.
Su di lui 'è già un'ottima informativa disseminata all'interno dell'istituto, è un pieghevole giallo disposto tra bacheche e davanzali.
Se si va sul suo sito Internet si comprendono molte cose del personaggio in questione.
Si legge nella sua biografia, dal suo sito questa interessante frase:
"Influenced by Norwegian folk music, French spectral music and Harry Partch’s tonal system “Just Intonation,” as well as from his ethno-musical studies of the folk music from his own country and from Asia. Mr. Thoresen has been using microtonal principles in a number of his works since 1985. His approach to instrumentation has imported features from Musique Concréte. Stylistically his production exhibits great variety".
Quindi sono rimasto incuriosito sull'argomento inerente alla microtonalità e ricercando un po' qua e là ho trovato che il MICROTONALISMO si può definire come un ricorso illimitato di suoni che si trovano all'interno di un'ottava. Molti teorici contemporanei si occupano e cercano di organizzare questi suoni in una forma tale, che si possano così relazionare melodicamente e armonicamente come i suoni utilizzati nel sistema dodecafonico. Il microtono è diventato il fulcro di cambiamento nella musica contemporanea e molti assicurano che aprirà nuove porte e orizzonti nel mondo della musica (http://es.wikipedia.org/wiki/Microtonalismo, novembre 2006).
Se consideriamo il più piccolo intervallo nel sistema che utilizziamo noi comunemente, un qualsiasi semitono per esempio DO - DO#, allora all'interno di questo semitono potrebbero esserci un'infinità di microtoni.
L'argomentazione è molto vasta, per esempio c'è uno studioso inglese, Alexander J. Ellis che ha inventato una nuova unità di misura non più in intervalli ma in cent e così tra un intervallo e l'altro ci saranno ben 100 cent, rimandiamo l'argomento a questo sito http://www.apocatastasis.com/microtonalismo-afinaciones-alternativas.php
per chi ne fosse interessato.
In generale la visione è quella che sancisce da sempre l'esistenza del microtonalismo ma nella musica non occidentale (indiana, araba), nella musica greca, nella musica medievale ed in quella folkloristica e forse tutti i nostri archi ne sanno qualcosa a riguardo (per esempio l'argomento dei quarti di tono).
Per maggiori informazioni, se vi interessa l'argomento vi consiglio questi link:
http://www.myriad-online.com/resources/docs/melody/italiano/microtone.htm
http://es.wikipedia.org/wiki/Microtonalismo
http://microtonalresources.blogspot.com/2006_10_01_archive.html
http://www.n-ism.org/Projects/microtonalism.php
http://www.thecanadianencyclopedia.com/index.cfm?PgNm=TCE&Params=U1ARTU0002366
Se avete qualsiasi cosa da dire in proposito o proporre un argomento o una domanda da fare a qualcuno, commentate o scriveteci una mail e cercheremo di soddisfare la vostra richiesta, nei limiti delle umane possibilità e del buon costume ovviamente.
3 commenti:
Io ne so qualcosa di Harry Partch, un vero mito americano, una specie di barbone che ha vissuto un sacco di anni sulle ferrovie inventando strumenti e teorie musicali ed effetti sonori, ispirandosi nell'idea generale di spettacolo a quella tragedia in musica tanto cara a Nietzsche(ma anche al buon lars von trier/bjork, arf-pork). All'eccentrico reintegrato Harry Partch si è ispirato swordfishtrombones, il miglior album di Tom Waits (the great), e quell'omuncolo aleatorio di John Cage.
Baci a tutti indistintamente.
Lulla
Hai titoli di composizioni di questo personaggio sarebbe simpatico aver modo di ascoltarle.
^^
E' difficile trovare i cd, lo so perchè li ho dovuti far arrivare dall'america in antologie di contemporanei per strumenti a pizzico. Il mulo ho scoperto che ha qualcosa. In ogni caso sono disponibile a fornire copie o prestiti di quel (poco) che ho, tra l'altro poco esemplare rispetto alle opere più famose.
L.
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