Intervista a F.A.Krager prima e dopo lo stage
Di venerdì come si può non inserire un'intervista, ed in questo caso l'intervista in questione l'abbiamo fatta proprio a Mr. Franz Krager che è stato intervistato durante una pausa nel terzo giorno di prove .
L'intervista è stata anche inserita nel CONSQUINDICINALE uscito in edizione speciale solo per Krager, distribuito a Pagnacco durante il concerto ed ora presente per i corridoi del Tomadini.
Solo per il blog però, oltre all'intervista anche la sua trasposizione in inglese, lingua originale del Maestro e quindi le sue parole tesuali e non la Johnnytraduzione in italiano.
In grassetto le mie domande.
Ringrazio inoltre infinitamente Mastro Alba per la collaborazione alle traduzioni ed alla trasposizione di un parlato americano in un corretto scritto in inglese.
Eng - interview with Mr. F.A.Krager:
How do you feel in italy?
Oh my god. I come to italy at least twice a year. I come to Udine in March and in July– August I go to Grosseto to play for the Grosseto orchestra. My wife and I also have a motorcycle from Texas that we brought here in Italy. We used it to go to Italy, France, Germany, everywhere, but we always start off in Italy. This summer we’re going to Castel Fiorentino, near Arezzo. From there we will visit the Adriatic Sea(Istria, Croatia, Dalmatian Coast). Italy is my favorite country in the world, I love Italy. I am mad at myself because I dont’ speak italian yet.
So to answer your question, I love to come to Italy. If you ask me “What have you seen in America? Have you seen the Gran Canyon?,” I say no, I have never saen the Grand Canyon. If you ask me “Have you seen the Yosemite National Park?” My answer is “never.”
Rocky Mountains?
Never
Mount Rushmore?
Never
The Great Lakes?
I have because I was born there, I’m from Michigan. But many places of my country I haven’t seen because I want to always come back to Italy.
What do you think about Italian music students and compare them with the Americans.
Each year for the last five years we get between three and five students from Udine and they come to Huston to play in the Texas music festival. This festival is International, students come from every country in the world, Asia, Mexico, Europe, Canada... and every year the students from Udine are at the top. The standards used by this festival are very high.
And the level of the American students versus the Italians?
What do you mean?
The problem with Italian students is that most of them have lots of other things to do, in addition to playing an instrument because music as a profession is always uncertain. Therefore the level of our students is lower because they’re not completely dedicated to this discipline.
I answer your question, with a question: “How can you say that the level of Italian students is lower, when the students from Udine come in Huston and they set the standards for everybody else? If anything it is a higher level, not lower.
The sound is different for instance. The Oboe in Europe is played differently than in the States, it’s not better, it’s not worse, it is different.
It’s difficult for me to say if something is better or something is worse. The students of the Udine conservatory are every bit as focused and as serious about their job as my students in Houston, there is no difference. Just in the history. In Europe classical music was born. You have had the first artists and the best music and the European concept is to preserve this. In America everything is new and therefore I think that in America there is more new music and in Europe more old music. But new music is not necessarily better music. The students are at the same level.
What do you think if an American came to Italy to study.
I think that he would learn italian better than me. If you come to a foreign country you must learn the culture. If i come from America in the summer time and in an italian restaurant i ask for a menu in english, I’m stupid, very stupid, I want to learn.
I see many americans that come to europe and they want everything as if it were America. I always ask myself, why go to a different country if you’re not ready to learn new cultures, you must be open minded. The same for Italians that come to America, forget the pasta, you have different things there.
It’s easy for me to say because I’ve been traveling al over Europe since 1970, almost 40 years, a long time. Thanks to my travels I’ve become very open minded and I would like to encourage everyone else who isn’t as open minded as me. These people make me crazy!
Do you have something to say to the italian students?
These guys were able to do everything I asked them to, this is all I can ask for. I have a lot of respect for italian students bacause it’s very difficult to play for a guest conductor in four days like we do. It is very difficult because of the language barrier, the need to do things at a fast pace, with no time to tune. I have incredible respect for these students.
Will you come back next year?
I hope so. I love to come here. I love Udine.
What is music?
For me it’s a a way of life, a way of thinking, a way of feeling, a way of being tolerant. Nowadays the world is very intolerant for one’s religion, it’s stupid! Music puts everyone on the same level and always leaves a concept of understanding for one another. I can say the same of my heart, not only music, it is like a medicine, like taking a pill and become more open about everything.
Italiano - intervista a Mr.F.A.Krager:
M° Krager come si sente in Italia? Le piace questo paese?Alla fine del concerto del 10 marzo inoltre, siamo riusciti ad intervistare il Maestro, vi postiamo qui sotto il video del nostro inviato Johnny.
Oh my god! Vengo in Italia come minimo due volte ogni anno. Vengo a Udine nel mese di marzo e poi vado a Grosseto in luglio-agosto nell’orchestra di Grosseto. Inoltre io e mia moglie abbiamo una motocicletta in Italia, portata dal Texas. E con questa andiamo in giro per l’Italia, la Francia, la Germania, in ogni luogo, ma sempre incominciando dall’Italia. Quest’estate andremo a Castel Fiorentino, vicino ad Arezzo, e poi andremo in Istria, in Croazia e sulla costa dalmata. L’Italia è il mio stato preferito fra tutti quelli del mondo e mi rammarico con me stesso per non sapere ancora parlare italiano, dopo tanti anni. Quindi, per rispondere alla tua domanda, amo venire in Italia. Se mi chiedi: “Cosa hai visto dell’America? Tipo se ho visto il Grand Canyon”. La mia risposta è: “No! Non ho mai visto il Grand Canyon”, se mi chiedi se ho visto il Yosemite Park, la mia risposta è la stessa.
Le Montagne Rocciose?
Mai viste!
E il monte Rushmore?
Mai visto!
Il Great Lake?
Si quello l’ho visto perché nacqui da quelle parti, sono originario del Michigan, ma molti posti del mio Paese non li ho mai visti perché voglio sempre ritornare in Italia.
Cosa ne pensa degli studenti di musica italiani comparati con gli americani?
Ogni anno negli ultimi cinque anni abbiamo da tre a cinque studenti di Udine che vengono a Huston per suonare nel “Texas Music Festival”. Questo è un festival internazionale dove gli studenti vengono da ogni Paese del mondo, Asia, Messico, Europa, Canada, ecc., e ogni anno gli studenti di Udine sono quelli più in alto. E’ davvero alto il livello in questo Conservatorio.
E il livello base dei ragazzi americani rispetto agli italiani?
E’ difficile fare questo paragone perché dipende da cosa intendi.
Il problema, secondo me, che c’è tra gli studenti italiani è che molti sono come obbligati a fare più cose oltre al Conservatorio perché non si ha sempre la certezza di poter fare i musicisti come prospettiva di lavoro futuro. E quindi forse alcuni ipotizzano che il livello dei nostri studenti è più basso, rispetto ad alcuni stati del mondo come per esempio l’USA, perché qui non si riesce a dedicarsi esclusivamente alla disciplina musicale perché è la società proprio, che fornisce poche opportunità in questo campo.
Risponderò alla tua domanda con un altra domanda: “Perché se tu dici che c’è forse un livello più basso, quando gli studenti di Udine vengono a Huston si posizionano al primo posto?” Non è assolutamente un livello più basso è molto alto invece. Il suono piuttosto, è differente, l’Oboe, per esempio, in Europa ha un suono totalmente diverso rispetto all’USA, non è nè meglio nè peggio, è diverso.
E’ difficile per me poter dire se qualcosa è migliore o peggiore. Gli studenti di Udine si concentrano con serietà ad ogni problema come i miei studenti di Huston, è lo stesso, non vedo differenze tranne che nella storia. In Europa è nata la musica classica, avete avuto i primi artisti e la migliore musica ed il concetto europeo è di proteggere questo repertorio. In America invece è tutto nuovo e quindi penso che in America ci sia più nuova musica e in Europa più musica antica, ma quella nuova non è di per forza o migliore o peggiore. Quello che ripeto ancora una volta è che gli studenti di questi due paesi sono allo stesso livello base.
Cosa pensa se un americano venisse a Udine a studiare?
Penso che imparerebbe sicuramente l’italiano meglio di me!
Se tu vieni a vivere in un altro Paese devi apprenderne la cultura. Se provenendo dall’America ed andando in un ristorante italiano pretendessi un menù in inglese, sarei solo uno stupido, perché voglio invece imparare. Io vedo molti americani che vengono in Europa e pretendono di avere tutto come in America. Mi chiedo perché questi non restano a casa propria se non vogliono imparare, se vieni qui, devi aprire la tua mente e lo stesso devono fare gli italiani che vengono in America, dimenticare la pasta per esempio, ci sono cose differenti. E’ facile per me comunque parlare di queste cose perché viaggio in Europa dal 1970, quasi 40 anni, davvero un lungo periodo. Sono venuto ogni anno in Italia e grazie a questi viaggi ho un mente aperta per il viaggiare e vorrei dire a tutti quelli che hanno la mente chiusa, che mi fanno impazzire perché per me viaggiare è sempre stato il mio miglior maestro.
Ha qualcosa da dire agli studenti italiani?
Questi ragazzi, sono riusciti a fare tutto quello che gli chiedevo di fare. Ho solo ammirazione per gli studenti italiani perché è davvero difficile suonare con un direttore ospite in solo quattro giorni con i problemi legati al linguaggio, alla necessità di fare le cose con velocità, senza tempo per regolare ogni singolo aspetto. Quindi ho davvero un enorme rispetto per questi studenti.
Ritornerà a Udine l’anno prossimo?
Lo spero, amo venire qui, amo Udine.
Un’ultima domanda: cos’è per lei la musica?
Per è un modo di vivere, un modo di pensare, una maniera di entrare in comunicazione con il tutto, una via per essere tolleranti. Infatti il mondo adesso è molto intollerante per esempio, tra le varie religioni, ecc., è una cosa stupida! Per me la musica cancella ogni negatività e lascia una sensazione di rispetto nei confronti degli altri, per farti apprezzare anche differenti vie. Posso dire questo anche grazie al cuore, non solo alla musica, il cuore per me è come una medicina, come prendere una pillola, si diventa aperti su tutto.
Mi devo scusare innanzitutto per l'inglese, guai a chi ride :-(, ed in secondo luogo per la traduzione che ho improvvisato sul momento, risponde senza dubbio a ciò che in generale voleva dire ma senza le sfumature. Mi sono reso conto in quel momento dell'incredibile difficoltà di tradurre un discorso, non ci si poò ricordare tutto, ma mi vergogno lo stesso per l'ignoranza.
A mia discolpa però c'è il M°Krager, che mi ha risposto in maniera incredibilmente chiara, pura e sincera, godetevi le ultime dichiarazioni di questo grande uomo che dovrebbe essere preso da esempio, a mio avviso, da tutti per il modo in cui il suo cuore dirige ogni sua azione.
Ecco il Video:
Thank you very much Mr. Krager from all of us of the wind orchestra.
p.s. nella foto il Maestro Massimo Grespan (a sinistra), direttore ufficiale dell'orchestra fiati ed il Maestro Franz Anton Krager (a destra).
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