sabato, marzo 24, 2007

Stavo cominciando a pensare. Pensavo male_____ THE DYNAMITE VIKINGS

Non e' mai bene farlo (pensare, dico) prima di aver aspettato abbastanza.

Benvenuti nei miei Mercoledi' Estoni. (visto che comunque quando da voi sara' gia' Primavera, qui sara' ancora tutto ammantato di Inverno non vedo perche' un Giovedi' o un Lunedi' non possano essere un Mercoledi')

Premessa: mi scuso per i caratteri non sempre idonei ma le tastiere non hanno le nostre stesse funzioni italiane.

Volevo dire che cominciavo a pensare che il jazz nordico fosse in grado di toccare solo corde nevose e azzurrognole del nostro essere, che comunque se ben scosse sanno vibrare dentro con piacevole intensita'. Quelle che muove Churlionis, un compositore classico Lituano di fine ottocento. Ha scritto dei quartetti che molto ricordano le atmosfere di una postmoderna Bjork, sembra assurdo.
Questa sera invece al No 99, il Jazz Club di Tallinn, mi e' entrato nelle orecchie un acido energy drink misto vodka.
Ci sento meglio.
Al loro secondo album con la danese "Cowbell Music", "The Dynamite Vikings" hanno molto da dire.
Un gruppo all'altezza del nome che fonde jazz e prog-rock in un genere da loro definito come "progressive postmodern jazzrock". Un Zappa che si mescola con i primi King Crimson che si mescolano con un live electronics, tutto ben shakerato con sapiente follia. Il trio e' formato dal virtuoso della chitarra Jaak Sooaar (capo del dipartimento jazz dell'Accademia Estone per la Musica e il Teatro), il personalissimo contrabbassista svedese Thommy Anderson e lo strafulminato Kalle Mathiesen alla batteria vikinga (lui e' danese). Un classico power trio che si lancia avventuroso in ampi territori inesplorati. Precisi, creativi fuori da ogni aspettativa e viscerali, hanno regalato un live impazzito, ironico e irruento, dialogando e, suonando nel vero senso della parola, tutto il palcoscenico.
Per asoltarli cliccate su questo link.
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=145083210


Nella foto, da sinistra a destra: Thommy Andersson (bass, electronics, voice) Jaak Sooaar (guitar synth, electronics, voice) Kalle Mathiesen (drums, electronics, keyboards, voice)

1 commento:

Johnny ha detto...

in effetti hai ragione cara lince che...(quando fa freddo ha mal di pancia e corre al WC). Daavvero dell'ottima musica e poi sai che ho sempre apprezzato questo tipo di viaggi tra note, espressività, cuore e sperimentazione ed anche un po' di pazzia. Grazie per la segnalazione, resto in attesa di qualcuno che organizzi una corriera per andare tutti a tallin a sentire un concerto di simil fattura.