mercoledì, febbraio 07, 2007

Il discorso del presidente della Consulta all'inaugurazione


Per il secondo anno, e sono due anni che esiste la Consulta dell'attuale formazione, abbiamo avuto la possibilità di avere uno spazio nella storica ed annuale inaugurazione dell'anno accademico del nostro Conservatorio.
Questo spazio significa un ulteriore possibilità per poter dire la nostra e per mostrare a tutti il nostro operato, una possibilità per mostrarci ad un pubblico esterno di modo che, più grande è lo spettro di conoscenza, più ampia sarà la gratificazione, se le cose funzionano, e più tosta sarà la critica ma al contempo fruttuosa.
Infine, poter fare un discorso come Consulta degli Studenti e quindi organo funzionante e funzionale del Conservatorio Tomadini, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Udine, è una grande opportunità anche per mostrarci alla stampa che i giorni seguenti ci ha citato dandoci maggior lustro ed importanza di volta in volta.

Per chi volesse rileggere le parole che sono state dette in quella giornata dal nostro Presidente della Consulta, Mariano Bulligan (nella foto), e per chi non fosse stato presente all'inaugurazione, e quindi è interessato a sapere che cosa è stato detto da noi rappresentanti, ho l'onore di poter postare l'intero discorso qui sotto.


Buongiorno a tutti.
Ormai già da qualche anno ci si trova in questa splendida cornice.
Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine è il simbolo di una Udine culturale che si risveglia sempre più.
Cambiamento è la parola che più rappresenta l'aria udinese che si respira negli ultimi anni e che ancor più da vicino respiriamo noi tra i “variabili” muri dei nostri edifici.
Cambiamenti d'ordinamento, cambiamento di sedi, di piani di studi, di voti, di abitudini, di prassi.
Protagonisti in questo tragitto siamo noi studenti, gli insegnanti e il personale, che ai fatti ci troviamo, manuale delle istruzioni alla mano, con un nuovo istituto da montare. Ma in questo marasma che pian piano prende forma e ci diventa familiare, si possono scoprire nuove realtà, nuove libertà d'azione e possibilità prima a noi precluse.
Per dirne alcune, sono partiti i primi progetti Erasmus che rendono il nostro habitat meno provinciale e più internazionale. Alcuni di noi (Luca, Daniele, Valentina) sono già ritornati, entusiasti, cambiati e motivati; mentre noi che non siamo ancora partiti, ma magari lo stiamo per fare godiamo della presenza dei nostri ospiti che cominciano ad arrivare;un po' dalla Spagna (Antonio, il primo) un po' da altrove. le nostre lauree di primo e secondo livello, come già è stato detto sono ben spendibili, possiamo rifiutare un voto e possiamo scegliere molti dei corsi del nostro percorso.
Queste ed altre modifiche nazionali hanno generato nelle rappresentanze studentesche delle varie città d'Italia un desiderio di confronto. Desiderio che è sfociato nel primo storico incontro delle Consulte Studentesche del Nord Italia a Verona il passato 9 Dicembre, nell'ambito della campagna elettorale per il membro rappresentante studentesco nel Consiglio Nazionale per l'Alta Formazione Artistica e dove con grande entusiasmo si sono potute costruire le basi per una reale collaborazione a livello nazionale.
Credo fermamente che l'apertura sia la via principe che il nostro Conservatorio deve continuare a perseguire; apertura verso i Conservatori e le altre Istituzioni artistiche Nazionali ed Estere. Ciò permetterà di rendere la formazione di ogni studente sempre più ricca e stimolante, svilupperà in ognuno la capacità di cogliere i diversi aspetti di essa e darà l'elasticità necessaria per poterla spendere in contesti importanti.
Oltre ad ampliare notevolmente la proposta formativa, si ridurranno gli eccessi di individualismo e si avranno nuovi strumenti di critica e confronto per il proprio percorso personale.
Con questo spirito si stanno mettendo le basi per progetti e collaborazioni future.
Per continuare a perseguire i nostri propositi però, le Istituzioni e gli organi interessati, interni ed esterni al Conservatorio credano come noi (E' un invito) nelle nostre idee e proposte che come già si può vedere, hanno ragione di essere coltivate, per permettendogli di fiorire e poterne poi raccogliere assieme i frutti. La grande novità per noi studenti è che siamo ora a tutti gli effetti membri attivi del Consiglio Accademico e del Consiglio di Amministrazione, possiamo così sviluppare con dinamicità i nostri obiettivi.
La Consulta non si dimentica di essere un organo rappresentativo e per questo usa tutti i mezzi necessari per giungere alle voci dei nostri rappresentati ascoltandone sempre idee e reclami. Ringraziamo gli organi istituzionali del nostro Conservatorio che ci stanno dando il giusto ascolto, certi che continuerà ad esserci questo spirito collaborativo e critico così efficace per la costruzione comune del nostro Istituto e che già sta cominciando a dare grandi risultati, grazie molto anche al lavoro a stretto contatto con la direzione (importantissimo per la crescita comune).
Voglio inoltre ringraziare ogni studente che ha nelle nostre iniziative ha suonato, partecipato e lavorato con noi e gli altri membri della Consulta, indispensabili in tutti i traguardi da noi ottenuti finora. Ringrazio quindi il Vice Presidente Stefano Fornasaro, i Membri del Consiglio Accademico Francesco Cecconi e Valentina Russo, il Segretario, Capo redattore del “Consquindicinale” e del Blog della Consulta (la nostra voce su carta e in rete) Emanuele Terenzani.
Un invito: la partecipazione di tutti gli studenti è fondamentale quindi non dimenticatevi mai di sostenerci attivamente e di farci sentire le vostre opinioni. Auguro un anno ricco di nuove esperienze musicali ma soprattutto di realizzazione personale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma veramente il discorso si è aperto con: "sarò breve"....
al quale è seguito un generale: "BRAVO!!!" ...e tanti sospiri di solievo

Johnny ha detto...

si si è vero ma ciò faceva parte di argomentazioni extraordinarie