mercoledì, gennaio 31, 2007

Chi è Beniamino Prior


Dopotutto il sig.Prior era un mito anni fa quindi non stupitevi se non l'avete mai sentito nominare.
Sinceramente neanche io sapevo chi fosse, prima di interessarmene e vi confesso che non vedo l'ora di sentirlo cantare all'inaugurazione.
Qui sotto vi posto il curriculum del sig. Prior Beniamino, un tenore che ha cantato veramente in tutto il mondo, è davvero incredibile poterlo avere alla giornata accademica sia come ospite che come cantante, un onore per noi e per il Conservatorio.

Curriculum Artistico:

Beniamino Prior è nato a Tiezzo (provincia di PN), entrato giovanissimo al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia, conseguì all'età di 25 anni il Diploma di Canto alla Scuola di Paolo Mirko Bonomi.

Ancora allievo iniziò la sua carriera al Teatro La Fenice di Venezia cantando nel Requiem di Mozart sotto la direzione di Carlo Maria Giulini. Sucessivamente il Teatro alla Scala gli offrì la possibilità del debito nel campo lirico, scritturandolo nel ruolo di Arturo in "Lucia di Lammermoor" sotto la direzione di Claudio Abbado. Dopo alcune recite in parti da non protagonista, quali l'Arlecchino nei Pagliacci di Leoncavallo, il Raffaele nello Stiffelio di Verdi (diretto da Peter Maag al Regio di Parma) si staccò definitivamente dai ruoli di secondo piano, per iniziare la carriera di primo tenore assoluto con il ruolo di Edgardo in "Lucia di Lammermoor", alla Fenice, nel 1968, a fianco di Cristina Deutekem, sotto la direzione di Antonio Votto. Da questo momento il suo nome appare sempre più frequentemente nei cartelloni dei maggiori Enti Teatrali italiani e stranieri, costantemente inquadrato in "cast" del più alto livello artistico.
Riconfermato alla Fenice con la "Straniera" di Bellini, a rianco di Renata Scotto, consegue un secondo importante successo che gli apre le porte del comunale di Firenze e dell Staatsoper di Vienna (Butterfly e Ballo in Maschera) e del Regio di Torino, dove, nuovamente con la Scotto, diretto da Gianandrea Gavezzani, canta nel Ballo in Maschera.

Il conseguimento del primo premio del Concorso per Voci Verdiane indetto dalla RAI-TV nel 1971 pone Beniamino Prior in primo piano, per cui seguire le tappe della sua rapida carriera che all'epoca era un'opera assai ardua.

La voce di questo tenore, tipicamente lirica, con l'aiuto della cantabilità verdiana, ha acquistato un ulteriore sviluppo così da permettere all'artista di spaziare nel proprio repertorio verso personaggi di vocalità più spinta e di più drammatici accenti (Riccardo ed il Duca di Mantova). Intelligentemente, però, egli si mantiene sempre ancorato ai ruoli più congeniali alle caratteristiche del suo timbro, senza escludere dal repertorio opere di vocalità più leggere, come "Elisir d'Amore" eseguito con ottimo successo al Verdi di Trieste ed al Kennedy Center di Washington.

Le sue interpretazioni di Traviata, Bohème, Butterfly non si contano più e gli sono state di valido aiuto per maturare il personaggio di Faust, nella cui opera omonima, cantata nel testo originale accanto a Mirella Freni e Ruggero Raimondi, ha toccato le più alte vette d'interpretazione.

Posto qui sotto anche il repertorio da lui eseguito:

Repertorio eseguito in Italia:
  1. Torino: Rigoletto - Faust - Lucia di Lammermoor - Ballo in Maschera - Butterfly
  2. Bologna: Traviata - Madama Butterfly - Faust - Macbeth - Les Pècheurs de Perles - Nona sinfonia di Beethoven - Voncerto in diretta per la RAI-TV per commemorare la strage di Bologna;
  3. Venezia: Lucia di Lammermoor - Traviata - Madama Butterfly - Requiem di Mozart - La Straniera;
  4. Roma: Madama Butterfly - Traviata - Lucia di Lammermoor - Capuleti e Montecchi;
  5. Genova: Traviata - Lucia di Lammermoor - Giasone di Cavalli;
  6. Napoli: Bohème - Lucia di Lammermoor - Madama Butterfly - Traviata - Messa di Requiem di Verdi;
  7. Bari: Rigoletto - Adriana Lecouvrer;
  8. Parma: Lucia di Lammermoor - Macbeth - Traviata - Stiffelio di Verdi;
  9. Palermo: Bohème - Lucia di Lammermoor;
  10. Verona: madama Butterfly;
  11. Firenze: Madama Butterfly - Bohème - Ballo in Mashera;
  12. Trieste: Elisir d'Amore - Rigoletto - Ballo in Maschera - Nona sinfonia di Beethoven - Rusalka - Lucia di Lammermoor;
  13. Torre del Lago Puccini: Madama Butterfly - Bohème;
  14. Spoleto: Concerto finale in diretta per la RAI-TV - Concerto occasione 29° Festival dei due Mondi - Tedeum di Berlinoz;
  15. Catania: Messa di Requiem di Verdi;
  16. Udine: Stabat Mater di A.Dvoràk:
  17. Brescia: Bohème - Rigoletto.
Repertorio Eseguito all'estero:
  1. Philadelphia: La Rondine;
  2. Dallas: Macbeth - Traviata - Madama Butterfly - Ballo in Maschera - Bohème;
  3. Washington: Elisir d'Amore - Traviata;
  4. Chicago: Bohème;
  5. San Francisco: Traviata;
  6. New Orleans: Ballo in Maschera - Lucia di Lammermoor - Rigoletto - Tosca;
  7. New York: Bohème - Traviata;
  8. Caracas: Traviata - Madama Butterfly - Bohème - La Gioconda;
  9. San Paolo: Traviata - Lucia di Lammermoor - Bohème - Macbeth;
  10. Buenos Aires: Traviata - Bohème - Macbeth;
  11. Santiago: Manon di Massenet - Bohème - Rigoletto - Lucia di Lammermoor - Tosca;
  12. Toronto: Elisir d'Amore - La Mignon di Thomas;
  13. Francoforte: Lucia di Lammermoor - Bohème;
  14. Vienna: Ballo in Maschera - Madama Butterfly;
  15. Klaghenfurt: Stabat Mater di A.Dvoràk;
  16. Bruxelles: Concerti alla RTB;
  17. Barcellona: Traviata - Bohème - Madama Butterfly - Lucia di Lammermoor - Anna Bolena;
  18. Lisbona: Luisa Miller - Messa di Requiem di Verdi - Bohème;
  19. Parigi: Rigoletto - Concerto Lirico di Gala - Messa di Gloria di Puccini;
  20. Marsiglia: Rigoletto - Bohème - Tosca - Lucia di Lammermoor - Madama Butterfly - Attila - Macbeth - Nabucco - Lucrezia Borgia - Messa di Requiem di Verdi - Concerto Gran Galà de la Legion D'Honneur;
  21. Nizza: Bohème - Mefistofele - Madama Butterfly;
  22. Tokyo: Bohème;
  23. Bilbao: Lucia di Lemmermoor;
  24. Praga: Messa da Requiem di Verdi;
  25. Amsterdam: Elisir D'Amore;
  26. Dublino: La Rondine;
  27. Strasburgo: Messa di Requiem di Verdi;
  28. Avignone: Simon Boccanera - Traviata - Lucia di Lammermoor - Messa di Requiem di Verdi - Nabucco;
  29. Johannesburg: Traviata;
  30. Pretoria: Traviata;
  31. Gran Bretagna: Madama Butterfly (metto anche questo anche se non sono sicuro esista questa città, o forse ha cantato in tutta la GB? mah! ndr);
  32. Tolosa: Madama Butterfly - Rigoletto - Don Carlos;
  33. Bordeaux: Tosca - Bohème - Don Carlos - Luisa Miller - Messa di Requiem di Verdi;
  34. Montecarlo: Concerto lirico Gran Galà per i Principi Ranieri in occasione di un gemellaggio con il Teatro la Fenice di Venezia;

Incredibile ha suonato proprio ovunque, una carriera davvero da invidiare.
Non resta che augurare a tutti buon ascolto all'inaugurazione dell'AA 06-07 il 1° feb alle 17 al Teatro Nuovo di Udine.
Ciau

domenica, gennaio 28, 2007

1° febbraio, inaugurazione anno accademico 2006/2007


Cari fanciulli e fanciulle,
Sta giungendo il momento tanto atteso dall'inizio dell'anno, il taglio del nastro che dà il via all'anno accademico ed ufficialmente a tutte le attività del nostro Conservatorio.
Un'appuntamento che presenterà le nuove prospettive per il futuro del nostro istututo e farà un consunto sei traguardi raggiunti affinchè tutti possiamo renderci conto di quante cose fa ed è il Conservatorio.

L'evento si terrà al Teatro "Giovanni da Udine" nel pomeriggio nella giornata di Giovedì 1° febbraio 2007.

Ecco il programma ufficiale:

CONSERVATORIO “ JACOPO TOMADINI” - UDINE
Cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2006/2007
Teatro Nuovo “ Giovanni da Udine “
giovedi 1 febbraio ore 17.00


Saluto della Presidente
Prof.ssa Maria Amalia D’Aronco

Relazione del Direttore
M° Franco Calabretto

Saluto delle Autorità

Saluto del rappresentante degli studenti (urraaaa!! ndr)

Proclamazione dei Diplomi Accademici

Concerto dell’Orchestra del Conservatorio
direttore
Alfredo Barchi

OSPITE D’ONORE DELLA MANIFESTAZIONE
IL GRANDE TENORE FRIULANO
BENIAMINO PRIOR

PROGRAMMA:

G. VERDI Ouverture da “Attila”
G. VERDI Ah la paterna mano da “Macbeth”
tenore Beniamino Prior
F.J. HAYDN Concerto per tromba e orchestra in re maggiore
solista Roberto Santagati
F. MENDELSSOHN Ouverture “ La grotta di Fingal “
F. LEHAR Tu che m’hai preso il cuor da “Il paese del sorriso”
tenore Beniamino Prior

Divertitevi vecchi e mi raccomando siamoci tutti che è una giornata importante per i Conservatoriani ^^ ciau

venerdì, gennaio 26, 2007

Intervista a Roberto Santagati solista all'inaugurazione dell'AA 06-07


Come ben sapete tutti, all'inaugurazione dell'anno accademico in Teatro Giovanni da Udine, si incarica sempre, per l'esecuzione di un concerto, il o i migliori laureati o diplomati nell'anno passato. Questi eseguono un concerto da solisti con l'orchestra che ogni anno è un misto tra l'orchestra sinfonica del Conservatorio ed altri esterni (di solito il rapporto è al 50%).
Quest'anno è la volta di Roberto Santagati, il primo laureato specialista in tromba nel nostro Conservatorio (e forse anche in tutt'Italia ndr).
Eseguirà il concerto in MIb di Haydn per tromba e orchestra.
Siamo andati a fargli un paio di domande per sapere come si sente e cosa significa per lui il biennio specialistico appena conseguito, leggiamo che cosa ci ha risposto:

la foto riguarda la Golden Brass ed è stata scattatal' 8 Giugno 2006 a Barchessa Villa Correr Dolfin - Porcia. La trovate al sito http://www.musicaporcia.it/CONC_villa/2006/Golden.htm

Innanzitutto una breve presentazione della sua carriera:
Roberto Santagati è della classe del '68, si diploma in tromba nel 1985 presso il Conservatorio di Trieste all'età di 16 anni con votazione di 10 su 10. Allora, da quanto ne dicevano giornali, era il più giovane diplomato in tutt'Italia, in Conservatorio, con il massimo dei voti.
Per motivi scolastici, dopo il diploma di strumento, è costretto a rifiutare le offerte che gli giungono, alcune delle quali per andare a studiare musica in Svezia o a Lubijana in accademie di prestigio.
Continua però a perfezionarsi nello strumento, proseguendo nel contempo gli studi scolastici, sia con il professore che lo portò al diploma il prof. Desilia che con Mauro Mau a Portogruaro affrontando anche le prime audizioni. Audizioni che spesso vince ma che ugualmente rifiuta sempre per motivazioni scolastiche. Incomincia comunque a collaborare con il Teatro Verdi di Trieste sia nella stagione lirica che in quella sinfonica; la prima opera in cui ha partecipato è stata la Donna del Lago di Rossini.
Diplomatosi in ragioneria, si iscrive all'università e nel frattempo continua a suonare in numerosi gruppi così da poter sostenere gli studi universitari.
Ora, nel 2006 si laurea con 110 al biennio specialistico presso il Conservatorio "J.Tomadini" di Udine sotto la guida del prof. Diego Cal.

Perchè hai scelto di fare il Biennio a Udine?
Perchè ho visto che il percorso formativo, dal punto di vista accademico, in Italia, oltre gli anni che definirei "canonici" della strada che offre un Conservatorio, come quello che ho fatto anche io sino al diploma, non offre la possibilità di raggiungere un livello di perfezionamento tale da non rendere necessario viaggiare per potersi ancora migliorare.
Ora, anche se la necessità di andare a studiare per il mondo con professori di fama internazionale, continua ad esistere, è vero anche, che due anni formativi di biennio, all'interno di un Conservatorio che ti danno la possibilità di frequentare masterclass, vari corsi di specializzazione e quant'altro, ti forniscono sicuramente una preparazione molto più competitiva, più di approfondimento, che precedentemente, quando mi sono diplomato io, non era possibile avere se non appunto viaggiando per il mondo.
Il biennio quindi permette di poter studiare con insegnanti di un livello professionale e di una caratura artistica piuttosto elevata. Trattandosi di laurea specialistica, non c'è il rischio inoltre di poter avere un insegnante che ha ottenuto il posto per sanatoria e che quindi, dal punto di vista preparativo, ha carenze. Bensì dovrebbe essere una scelta finalizzata ad ottenere docenti con prestigio e livello anche documentabile sulla carta ed in base al profilo artistico.
Oltre a queste motivazioni la mia scelta di affrontare il biennio, è stata anche di carattere logistico, suonando nella sifonica del FVG all'atto dell'iscrizione, avevo la possibilità di essere spesso a Udine, anche ogni giorno. Inoltre sapevo che al Tomadini avrei avuto come insegnante principale Diego Cal, che stimo e rispetto sia come docente che come amico, ormai di vecchia data.

Che aspettative avevi quando hai iniziato il biennio e come si è rivelato infine, questo percorso?
Le aspettative erano quelle di poter fare una serie di esperienze, di studi e di approfondimenti che avrebbero dovuto aiutarmi a raggiungere un livello migliore sia musicale, che artistico, che di curriculum.
Ciò, dal punto di vista strumentale, si è rivelato molto soddisfacente.

Avresti da suggerire alcune correzioni o problematiche a riguardo del biennio specialistico?
Io penso che apporre una valutazione, sia un fattore di estrema individualità, pechè mi rendo conto, anche parlandone con altri miei colleghi, che ci siano delle discrepanze rispetto al mio pensiero.
E' stato, secondo me, tutto molto costruttivo dall'organizzazione, per la quale ringrazio sia il prof. Pellarin che il direttore Calabretto, ai docenti; dal mio punto di vista quindi, il percorso didattico accademico è stato molto positivo.
Dal punto di vista delle opportunità che questo percorso avrebbe dovuto o potrà portare, ci vedo molti aspetti negativi o sui quali è necessario fare una riflessione.
Ossia mi chiedo: "In Italia, al di là dell'aspetto organizzativo e logistico del biennio, esiste una finalizzazione al titolo che si consegue dopo questi 2 anni?" Originariamente la risposta sembrava portare verso l'affermazione, ossia, i laureati specializzati avrebbero dovuto precludere, la possibilità di insegnamento, a chi non avesse fatto il biennio perchè di fatto, in graduatoria, sarebbero stati superati. Non è però stato così, ovvero, in realtà, chi ora occupa il posto di ruolo, si ritrova ad avere anche solo il diploma di terza media, mentre gli specializzati della mia generazione, io sono del '68, non avranno la possibilità di accedere all'insegnamento nei Conservatori perchè coloro che già insegnano sono più o meno miei coetanei e quindi nonostante il biennio mi sarà comunque difficile poter ottenere un incarico in un Conservatorio. Attualmente ho ottenuto l'insegnamento per l'anno prossimo, presso la scuola media di Trieste alla cattedra di strumento appena aperta, ma per il futuro ho alcune perplessità.
Ovvio che uno che ha fatto il biennio non è in possesso di tutto lo scibile musicale immaginabile, ma è anche vero che se in Italia conta l'aspetto burocratico, allora gli specializzati dovrebbero avere molta più possibilità di quante ne hanno ora.
Secondo lei: "Coloro che non hanno più 20 anni e sono stati costretti a fare il biennio per poter avere una speranza di insegnamento che possiblità hanno?"
Le opportunità dovrebbero essere le stesse sia per i ventenni che per i quarantenni. Quindi nel corso di questi due anni ho maturato alcune perplessità sulla vera utilità del biennio dal punto di vista del riconoscimento e delle possibilità che in più si hanno seguendolo.

Sai di essere il primo trombettista in Conservatorio ad essere un laureato specialista?
Ciò mi fa piacere ed è anche gratificante, ma al di là di questo, sono convinto che l'importante sia la sostanza, il contenuto. Ci sono alcuni dei miei colleghi, anche al triennio, che hanno delle qualità spaventose, le definirei spaziali, che secondo me non mi sono inferiori dal punto di vista della capacità. Quindi non è che io come primo laureato al biennio sia migliore di loro o abbia sviluppato una qualità tale da dire loro: "Se non fate il biennio siete fuori".
Quindi l'importante per me resta ancora il saper suonare e non la laurea in sè, anche perchè burocraticamente, come ho detto prima, non esistono ancora vantaggi in ambito lavorativo per coloro che hanno conseguito una laurea specialistica.

Cosa significa per te poter suonare alla cerimonia di apertura dell'anno accademico 06-07?
L'opportunità che mi è stata data di suonare come solista al Teatro Nuovo di Udine, è senza dubbio un aspetto tra i più emotivi ed emozionanti che possono verificarsi per un qualsiasi strumentista. Sia per il fatto che si sale sul palco come solista, sia per il fatto che la struttura teatrale di Udine in sè, fra tutte quelle che ho frequentato nel triveneto, per me, è una delle migliori dal punto di vista architettonico, affettivo ed acustico. Chiunque abbia suonato al Teatro Giovanni da Udine, ha poi confessato delle valutazioni estremamente positive.
Un terzo aspetto per il quale sono molto contento di poter suonare in quel teatro è che, nel palinsesto musicale, il 6 marzo sarà su quello stesso palco Håkan Hardenberger, uno dei migliori trombettisti al mondo, che porterà appunto il concerto di Haydn per tromba e orchestra, lo stesso da me suonato all'inaugurazione; di conseguenza questo rappresenta per me un momento di riflessione importante.

Quindi potrei registrare il suo concerto e quello di Herdenberger e mettervi poi a confronto?
Io spero, quando suono, di divertirmi e di divertire, quindi ottenere e infondere gratificazione per come si fa un qualcosa.
Tutti abbiamo nelle orecchie le prestazioni dei migliori professionisti, tutti abbiamo le possibilità di ascoltarcele su CD e quindi non è necessario sentire dal vivo un qualcosa per poter capire eventuali limiti, meriti o altro.

Il concerto per tromba e orchestra di Franz Joseph Haydn che eseguirai a teatro come soista, è la prima volta che lo suoni in pubblico?
No l'ho già eseguito altre volte, sempre a Trieste, la prima volta nel 90, nel 91 e nel 93, sempre con l'accompagnamento orchestrale e poi nel percorso di studi a Udine, durante la specialistica, con l'accompagnamento al piano.

Hai qualcosa da suggerire agli altri studenti che già fanno il biennio o vorrebbero farlo?
In questo contesto mi sento di fare di più la figura del nonno piuttosto che quella dello studente anche perchè, avendo 38 anni, mi sento più in un'ottica paternalistica che non da ex studente.
Per me è un percorso formativo importante almeno per quello che mi è dato sapere e mi è stato possibile provare sulla mia pelle, perchè ci sono una serie di docenti, di seminari, di masterclass, che fino all'altro giorno si dovevano pagare per poter fare, mentre con il biennio sono offerti nel percorso formativo. Per quanto riguarda l'impegno, mi rendo conto che per chi fa una scuola superiore, è dura riuscire a combaciare le cose e che chi deve scegliere se fare l'università o il biennio, si ritrova in una situazione di angoscia abbastanza forte.
A mio avviso si deve decidere ciò che ci si sente di dover fare, però mi rendo conto anche che la vita è una e non si sa fino a quando dura e come. Quindi si deve cogliere l'attimo, gli aspetti positivi di ogni giornata ed essere ottimisti fin che si ha la possibilità di esserlo, soprattutto se si è giovani. Essere il più possibile sereni, godersi il percorso didattico, le possibilità di suonare assieme agli altri e fare tanta musica.
Suonate e suonate, ovunque, con chiunque e comunque, si deve suonare, suonare e suonare. Perchè, a differenza degli attori che devono avere un teatro o un luogo per fare prove, noi musicisti possiamo suonare in ogni luogo ed in ogni luogo potrà esserci qualcuno che ci sente, che ci vede e che potrà fare una riflessione su chi siamo, come suoniamo e cosa vogliamo comunicare.

Progetti per il futuro?
Continuare ad insegnare perchè mi sento valorizzato come didatta e continuare a suonare, perchè la preparazione musicale è come lo studio delle lingue e va coltivata quotidianamente.

Cos'è per te la musica?
E' stata la possibilità di emanciparmi da aspetti caratteriali e temperamentali che senza di essa mi avrebbero condizionato. Al momento è fonte di soddisfazione, di gratificazione e di impegno In futuro sarà ciò che porterà il destino ad essere e che come tale fuoriesce dalla possibilità di poterlo gestire in prima persona.

giovedì, gennaio 25, 2007

Grande Margafo!!!!

Posto qui un video ripreso venerdì 19 gennaio '07 all'Antica Osteria "Al Ponte" di San Daniele del Friuli. La serata, istituita in beneficenza a favore dell'ANFaMiV, è la seconda di tre appuntamenti che abbiamo già postato su questo blog dal titolo "il Fuoco, la Musica, la Poesia".

Canta Mr. Bulligan
Alla fisarmonica Armando Battiston
La canzone è di Stevie Wonder - Seems so long



Se volete anche voi inserire un video o segnalarcene uno già presente in rete, purchè riguardi la musica classica o la musica nella nostra regione o la musica del nostro Conservatorio, allora scriveteci sulla nostra mail o suggeriteci il link del video (lo stesso riguarda anche per le foto e gli articoli).

Ciau

sabato, gennaio 20, 2007

Ventaglio d'Arpe a Roma negli studi di Radio Vaticana

Potrà sembrarvi vero o meno, però ciò che è successo ad il gruppo della classe d'arpe del nostro Conservatorio fa parte ormai dei loro ricordi e delle loro più fruttuose esperienze e traguardi.


Nella seconda settimana di gennaio 2007 le nostre fanciulle ed i nostri fanciulli arpisti, che da un paio d'anni costituiscono un'orchestra di arpe sotto la guida della loro professoressa e direttrice Patrizia Tassini, si sono recati in Vaticano presso gli studi della radio più diffusa e conosciuta in tutto il mondo, appunto Radio Vaticana, per fare un concerto in diretta che è stato trasmesso in tutto il mondo.

Oltre al concerto hanno potuto vedere un po' di città ed un po' di ciò che è la Santa Sede. Il giorno della diretta, il 9 gennaio, dalle 14:30 (ora di inizio delle prove) alle 19:30 (ora di inizio della diretta), fino alla fine del concerto, le ragazze (15) ed i ragazzi (2) che compongono il Ventaglio, erano in studio a suonare e suonare dando una grande prova oltre che di pazienza, anche di professionalità per la quale si sono complimentati tutti, compresi i cronisti e tecnici di regia dell'emittente.

La musica inoltre è stata anche registrata e non si sa mai che non spunti fuori un CD, sarebbe davvero meraviglioso. Per chi non le avesse mai sentite o viste, oltre alla foto del post qui sopra, vi rimando a questo link www.ventagliodarpe.org, che contiene informazioni inerenti il gruppo ed anche un video girato proprio in quello studio di Radio Vaticana.

Abbiamo fatto alcune domande ad alcune delle musiciste dell'orchestra per sapere com'era andata, ecco qui ciò che ci hanno risposto:

A Vlasta Hribar, nostra neo laureata triennale in Arpa:
Cosa significa per te fare parte del Ventaglio D'Arpe?
L'arpa è uno strumento solistico, una o al massimo due suonano in orchestra e non tutti gli arpisti hanno l'opportunità di suonare negli ensemble. Fare parte quindi del “Ventaglio d'Arpe” è una bellissima esperienza per tutti noi, significa adattarsi a suonare in un organico cameristico, ascoltandoci l’un l'altro e lavorando ognuno sulla propria interpretazione”.

Che ruolo ha la prof.ssa Tassini nell'ensemble?
Oltre ad essere la nostra insegnante, la prof.ssa Patrizia Tassini è anche il direttore artistico e il direttore d'orchestra del “Ventaglio”. Lei sceglie i pezzi che suoniamo, ci segue durante le prove. Alla Tassini quindi va tutto il merito della formazione di quest’orchestra grazie al coinvolgimento di tutta la sua classe di arpe. Senza di lei, non ci sarebbe il “Ventaglio d'Arpe””.

A Marta Vigna, diplomata in arpa presso il Tomadini e membra del Ventaglio:
Come è stata questa esperienza a Roma e quali i suoi pregi?
E' stata un'esperienza interessante perchè abbiamo avuto l'occasione per la prima volta di fare una registrazione ed una diretta in una radio importante, a diffusione mondiale. Un’occasione fondamentale, sia a livello professionale, che a livello di gruppo che ha permesso di misurarci in un luogo importante e ci ha fatto rendere conto anche di altre tipologie di concertazione all’interno del mondo dello spettacolo. La particolarità per me è stata che il pubblico non era di fronte a noi, ma sapevamo che c'era, dinanzi ad ogni radio; ciò ha rappresentato un qualcosa di particolare che sarà molto utile per la nostra formazione.

A Cristina Di Bernardo, studentessa della classe di arpa del Tomadini e membra del Ventaglio:
Com'è stata come esperienza?
E' stata un'esperienza molto stancante, il giorno della trasmissione abbiamo suonato quasi ininterrottamente per sei ore: prima le prove, poi la generale con registrazione, poi la diretta. Però mi sono piaciuti molto come giorni sono stati utilissimi dal punto di vista dell'esperienza ed inoltre sono molto contenta perché abbiamo fatto davvero un bel concerto suonando molto bene.

Il direttore Franco Calabretto dice dell'ensemble e dell'esperienza che hanno avuto:
Per il Ventaglio di Arpe è stata un’esperienza, credo, di grande significato, sia sotto l’aspetto musicale che umano. Infatti l’ensemble è un gruppo che sta crescendo via via che aumenta l’attività concertistica e rappresenta oggi un fiore all’occhiello per il Conservatorio di Udine, sia per il livello artistico che sta raggiungendo, sia perché nel panorama nazionale, e non solo, rappresenta un unicum. Questo gruppo ha toccato con mano che cosa significa lavorare un giorno intero in sala di registrazione (la sala dell’emittente più seguita nel mondo: Radio Vaticana) e sostenere lo stress di un concerto in diretta mondiale con risultati eccellenti.
Un plauso al lavoro della nostra prof.ssa Tassini (dalla sua classe escono continuamente ottime professioniste che si affermano in concorsi e nelle orchestre italiane e straniere), anima del progetto, tenace sostenitrice e guida dell’ensemble, ed un ringraziamento alle famiglie degli studenti, che seguono e sostengono con entusiasmo (hanno fondato un’associazione) queste iniziative del Conservatorio: 17 arpe non sono facili da trasportare, per le prove in Conservatorio e per i concerti sempre più frequenti.

E quindi un ringraziamento particolare ai genitori per la buona volontà e la collaborazione nel supportare il gruppo che di recente ha anche costituito un'associazione appunto tra i genitori "Associazione Ventaglio D'Arpe" a cui potete scrivere a questo indirizzo: info@ventagliodarpe.org.

giovedì, gennaio 18, 2007

Il suono di Pan e i Tamburi


Il suono di Pan n.3, la manifestazione che abbiamo annunciato un paio di giorni fa si è stiracchiata sul palco del Ristori di Cividale mercoledì 17 gennaio.

Una serata a mio avviso piacevole che ha spaziato dalla musica colta magistralmente interpretata dal pianista Andrea Rueli, al jazz rivisitato, elettrificato, psicanalizzato ed eseguito con particolare virtù dai "Music Academy Jazz Combo" che hanno proposto, in apertura di serata, un breve concerto dedicato a Miles Davis "Inside Outside Miles".

A seguire, dopo i professionisti appena elencati, la seconda parte del concerto è stata dedicata interamente a giovani gruppi musicali cividalesi. Ce n'erano tanti ma segnalerei particolarmente i Blecks, i LTdT (Les Tambours de Topolò), e le due fanciulle in apertura della serata che hanno eseguito My Heart Will go on, rompere il ghiaccio e creare atmosfera, non è cosa da poco e per questo meritano di essere nominate.

I Blecks erano un gruppo in classica formazione rock, hanno eseguito un loro pezzo ed un brano dei Deep Purple (Speed King), molto giovani come componenti ma piacevolmente grintosi, credo abbiano stupito tutto il pubblico presente in sala che solitamente si dimostra scettico con i tanto giovani.

Per quanto riguarda i Tamburi di Topolò, come al solito (per chi già li conoscesse) hanno attratto la platea grazie a quel loro incredibile gioco scenico misto di stranezza, di folate di vento metropolitano (guardi sul palco e pensi a qualche quartiere di una grande città americana) e di novità. Apparentemente è un semplice gruppo di ragazzi che suona dei bidoni di metallo (quelli che la vostra mente attribuisce allo stoccaggio di materiali radiottivi), un gruppo di ragazzi però con una buona preparazione, una discreta presenza scenica (ottima se si parla del loro leader, S.F.), una grande coordinazione ed un'incredibile capacità di creare dove qualcosa non è ancora stato creato.
Guardatevi il video qui sotto per poter avere un assaggio di quello che presentano, fra l'altro il video è stato girato proprio durante la serata del suono di Pan.



Un grazie a tutti gli organizzatori che hanno permesso a tanti ragazzi di potersi esprimere, magari quei gruppi che hanno suonato quella sera si scioglieranno e non suoneranno più, forse altri faranno strada, resta però il fatto che per una serata si sono presi la responsabilità di spettacolarizzarsi e spettacolarizzare, si sono messi in gioco ed hanno creato ed eseguito e sono stati i padroni della scena, questo è molto importante perchè è il segreto di una vita di successo, bisogna essere padroni di sè stessi e di quello che si fa.

Infine una parola alle poesie che tra un gruppo e l'altro sono state lette da un capace interprete, potrei scrivere solo: "wow!", nel senso che la poesia, letta così, nel mezzo delle note, a mio avviso, ha dell'incantevole, e qualsiasi parola, anche se sgraziata, nei pensieri di ognuno può prendere differenti significati, cosicchè ogni lirica ha la potenzialità di diventare grande.
Un grazie infine a Capra Ipazia perché è stata la prima autrice a donare alle mie orecchie il primo esempio di poesia sonora che abbia mai sentito, parole e piccoli rulli di tamburo o suoni che coronavano il significato, davvero grazioso.

ciauz!!

mercoledì, gennaio 17, 2007

Programma della serata: Il suono di Pan n.3

Posto qui il programma della serata di mercoledì 17 gennaio: Il suono di Pan n.3 che si terrà al Teatro ristori di Cividale del Friuli alle ore 20.




Associazione “Musicologi”
in collaborazione con
Comune di Cividale del Friuli – Assessorato alle Politiche giovanili
Convitto Nazionale “Paolo Diacono” e Scuole Superiori annesse
Provincia di Udine – Assessorato all'Istruzione
Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
per l'organizzazione di
Gierrepi

presenta a

CIVIDALE DEL FRIULI - MERCOLEDI' 17 GENNAIO 2007
TEATRO "A. RISTORI" - ORE 20.00

Il Suono di Pan
Rivista musicale in forma di concerto delle Arti e delle Tecniche
n. 3 – Bagliori/Rumori

Andrea Rucli, pianoforte digitale

John Cage, Dream
Bela Bartok, Klangende der Nacht

Music Academy Jazz Combo
“Inside Outside Miles”

M. Davis/M. Miller, Tutu
R. Irving III, Decoy
G. Duke, Cobra
M. Miller, Big Time
M. Davis, One phone call/Street scene
J. Scofield, You're under arrest
M. Davis/M. Miller, Splatch
J. McLaughling, Meeting of the spirits

Lorenzo Marcolina, sax soprano
Gianluca Sturiale, chitarra elettrica
Marco Maria Tosolini, batteria
Leonardo Vito Tritto, tastiere
Paolo Viezzi, basso elettrico

- lettura poetica I -

G&A

Celine Dion, My heart will go on
Giulia Pelizzo, voce, Arianna Paiani, pianoforte digitale
Blecks

B, While Light
Deep Purple, Speed King
Matteo Monai, basso elettrico, Pierluigi Lesizza, chitarra elettrica, Terence Nobile, batteria
Alessandro Bartolacelli, chitarra e voce, Stefano Zanon, tastiere.

Les Tambours de Topolo'

LTdT, Black out
LTdT, Jungle
LTdT, Black Star
Andrea Blasetig, Michele Blasone, Andrea Causero, Marco Cesa
Milo Coceani, Stefano Fornasaro, Marco Pustetto, Mathieu Scialino

- Lettura poetica II -

DSL

DSL, Bright night
Queen, Innuendo
Davide Tomasetig, basso, tastiera e cori, Luca Clinaz, batteria e cori
Simone Clinaz, chitarra elettrica e voce

White Cadillac

WC, Fire
WC, And the night flyes to me
Benito Petrella, chitarra elettrica e voce, Fabio Ruolo, basso elettrico,
Corrado Zampino, chitarra elettrica, Riccardo Marzolino, batteria

Sons of a gun

Joan Jett, I Love Rock n’ roll
SoaG, Che sarà, sarà
Fabio Pascolini, chitarra elettrica, Mattia Simoncig, chitarra elettrica
Sara Simoncig, basso elettrico, Jacopo Trusgnach, batteria,


liriche e poesie di
Capra Ipazia, Abi, Ergonio Falco, Giacomo Vit
interpretate da
Paolo Rossi
videocreazioni
Antonio Della Marina

Il Suono di Pan titola una serie di concerti didattici sul rapporto fra le musiche colte e d'uso
INGRESSO LIBERO

lunedì, gennaio 15, 2007

Il suono di Pan n.3


La rivista musicale in forma di concerto "Il Suono di Pan" offrirà al pubblico il suo n. 3 - "Bagliori/Rumori" - mercoledì 17 Gennaio, alle ore 20, presso il Teatro "A. Ristori" di Cividale del Friuli, con ingresso gratuito, promosso dall'Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Cividale e dall'associazione "Musicologi" in collaborazione con il Convitto nazionale "P. Diacono" per l'organizzazione di GiErrePi e con il sostegno dell'assessorato all'Istruzione della provincia e della Fondazione CRUP. Sarà dedicato in particolare agli studenti ed agli ospiti del convitto “P. Diacono”.

Nel corso della serata, centrata sul tema "Bagliori/Rumori", aperta preziosamente dal costante richiamo e collegamento all'anima colta della musica con la partecipazione straordinaria del pianista Andrea Rucli, si esibiranno giovani band locali (due band selezionate presso il concorso “Ascolta Cividale” fra le quali i vincitori, "Les Tambours de Topolò" e "Blecks", premio speciale della critica) e altre provenienti dal mondo scolastico superiore cividalese: "DSL", "White Cadillac", "Sons of a gun" e il duo G&A."Music Academy Jazz Combo", che comprende alcuni dei docenti del LIISM Marco Maria Tosolini (batteria), Lorenzo Marcolina (sassofoni), Gian Luca Sturiale (chitarra elettrica), Leonardo Vito Tritto (tastiere), Paolo Viezzi (basso elettrico) proporrà pezzi dell'ultima produzione di Miles Davis, impreziositi dalle videocreazioni di Antonio Della Marina.

Nell'intermezzo, come consuetudine degli spettacoli de "Il Suono di Pan" in quanto momento d'incontro fra le diverse arti, saranno recitate da Paolo Rossi anche delle liriche sul tema della serata di Capra Ipazia, Abi, Ergonio Falco e Giacomo Vit.

Quindi ricordatevi Mercoledì sera al Teatro Ristori di Cividale, alle ore 20:00 con "Il suono di Pan n.3".

Consiglio vivamente la serata a chiunque avesse del tempo libero questo mercoledì sera.

La foto ritrae due fanciulle (Lida e Valentina) che parteciparono allo spettacolo dell'anno scorso all'auditorium Zanon ^^

domenica, gennaio 14, 2007

il Fuoco, la Musica, la Poesia "al Ponte" per l'ANFaMiV


Se passate per l'Antica Osteria "al Ponte" a S.Daniele del Friuli, un venerdì di gennaio 2007 verso le 21:00, troverete un'atmosfera magica, entrerete in un regno di poesia e di musica, dove tintinnano le posate sui piatti, ed un lieve vocio si fonde con il profumo di pietanze appositamente pensate per la serata.
All'organizzatore dell'evento va il merito di essere riuscito a convogliare nello stesso mix di spettacolo, un noto jazzista come Armando Battiston, dei capaci poeti, "i Disuniti", uno dei locali più tradizionali ed accoglienti di S.Daniele come l'Antica Osteria "al Ponte" ed un fine benefico e filantropico, promosso dall'"Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minori Visulesi" ANFaMiV.

Nel corso della serata si sono alternati momenti di introspezione musicale con Armando Battiston e le sue dita che danzavano sulle tastiere elettriche a momenti di poesia con le liriche dei "Disuniti" (Mariano Bulligan, Maurizio Benedetti e Gianluca Caroli) che s'inserivano tra le note per far cavalcare le loro parole su di un mistico rigo (perché l'atmosfera aveva realmente del mistico e del raccolto).
La serata inoltre aveva come proposito quello della beneficenza, difatti c'erano a disposizione (e ci saranno nelle altre due serate del 19 e 26 gennaio sempre alle 21) numerose grappe "MOST" delle distillerie Tosolini, il quale acquisto (il prezzo per bottiglia è di 15€) sarebbe stato donato in beneficenza all'associazione ANFaMiV affinchè continui nelle sue numerose opere di bene (per informazioni sulle sue attività il sito è http://www.anfamiv.it/).

Davvero una piacevole iniziativa a mio avviso, che propone un vasto spettro di possibilità di gradimento (poesia, musica, ottimo cibo, bene al prossimo) ed in più ci permette di conoscere e pensare ad alcune problematiche (come quelle in cui incappano le famiglie con bimbi non vedenti) che spesso ci sfuggono o non ne teniamo conto.

La fortuna da troppo a molti, ma abbastanza a nessuno. (Marziale)


Vi propongo qui sotto, un piccolo momento della prima serata. Sopra, una foto del gruppo che ritrae i Disuniti (in piedi) ed Armando Battiston (seduto).


mercoledì, gennaio 10, 2007

Nuovi moduli dei corsi ^^


Sono disponibili i nuovi moduli di iscrizione ai vari corsi per l'anno accademico 2006/07.
Io prima di Natale non avevo visto nulla in giro ed adesso l'istituto ne è pieno.
I moduli quest'anno sono:
  • CORSI STRAORDINARI (pieghevole verde)
  • MASTERCLASS (pieghevole rosso)
  • CORSI SPECIALI DI MUSICA ANTICA (pieghevole marrone)
  • CORSI LIBERI DI TECNICA E DI CULTURA MUSICALE SUPERIORE (pieghevole blu)
Questi moduli potete prenderne quanti ne volete, consultarli, LEGGERLI ATTENTAMENTE, e se vi interessa qualcosa, li compilate e li consegnate in segreteria non oltre il 20 gennaio 2007 (quindi rapidi che mancano solo 10 giorni e queste cose si tirano sempre avanti).

Per chi si ricordasse dei corsi degli anni precedenti, qualcosina è cambiato, ma per la maggior parte i nostri boss hanno optato per mantenere saldo lo zoccolo duro dei corsi già di successo nell'anno passato. Ordunque buoni corsi a tutti ^^
Ciauz

Alla sapienza non si può nuocere; il tempo non la cancella; nessuna cosa la può sminuire. (Lucio Anneo Seneca)


martedì, gennaio 09, 2007

Astro del mese: Capricorno

Le nostre astrologhe stanno chiudendo il cerchio degli astri, mancano gli ultimi segni, poi chissà cosa si inventeranno per soddisfare le esigenze della nostra comunità di studiosi. Per ora vi postiamo l'astro del mese in questione il Capricorno, siate attenti capricorni ometti, che le fanciulle ogni tanto considerano queste caratteristiche più importanti di tante altre cose, e voi fanciulle state attente che oltre a queste caratteristiche ci sono anche un'infinità di eccezzioni a che confermano la regola. Se volete saperne di più, scrivete alle astrologhe, il link è nelle mail qui a destra (Cinzia e Vlasta).

SEGNO DEL MESE: CAPRICORNO
(22 dicembre/20 gennaio)


E’ il segno del solstizio d’inverno, della fase più fredda e buia della natura, che si chiude nel gelo invernale.
Nel ciclo evolutivo dell’uomo il Capricorno è l’espiazione, l’ascesa verso valori superiori, l’accettazione del destino. Nel processo psichico indica la concentrazione delle energie in vista di un obiettivo, la disciplina interiore, il senso di responsabilità.
Un carattere forte e determinato, provvisto di tutte le qualità e i difetti che conferisce l’elemento Terra: non è una personalità malleabile e morbida, anzi, di primo acchito trasmette l’impressione di una certa durezza; "Dura lex, sed lex" sembrano dire, e dirsi, i Capricorno, quando impostano la loro condotta di vita e le loro scelte. E in effetti, Saturno, il loro pianeta, impone tempi lunghi, non promette la via facile e non regala successi folgoranti, se non a prezzo di costanti fatiche. E naturalmente nella loro struttura psicologica così severa e realistica non c’è spazio per la fantasia e tanto meno per le emozioni incontrollabili, per l’apertura all’imprevisto. Tutto deve essere calcolato, programmato con metodo, in modo da corrispondere alle esigenze di razionalità e di ordine prestabilito a cui i Capricorno non possono sottrarsi. La loro ambizione poi li sprona a lottare per conquistarsi posizioni di potere o per assicurarsi una qualsiasi forma di dominio sugli altri. Cercano sicurezza e stabilità, come tutti i segni di Terra, nelle realizzazioni concrete; il lavoro, le acquisizioni materiali sono i cardini su cui ruota la loro esistenza. Sanno impegnarsi nelle loro iniziative con impressionante tenacia e non c’è ostacolo di fronte a cui siano disposti a cedere: la loro è la tattica delle pazienti attese, del freddo realismo che permette di accettare ogni situazione più complessa, e delle azioni radicali portate avanti con decisione.
Spesso diffidenti e molto critici, sono estremamente selettivi e di rado tradiscono ansie o emozioni; il loro rigore, la serietà con cui vivono ogni loro esperienza, possono avere un effetto a volte respingente, di cui però sono consapevoli. Ma chi riesce a scalfire il loro schermo di apparente impassibilità, può scoprire dei tesori di saggezza, di profondità di sentimenti e un grande bisogno di calore umano.

IL CAPRICORNO E L’AMORE
Quando ama, il Capricorno è decisamente in cerca di sicurezze. Il saldo conto in banca di una persona che gli interessa potrebbe divenire persino motivo di preferenza e di stima. Naturalmente tutto questo in teoria, perché nella pratica è anche facile che decida di assumere in prima persona il ruolo di "finanziatore" del progetto d'amore. L'ideale del "due cuori e una villetta con giardino" alberga nel suo cuore. Un traguardo da perseguire senza colpi di scena, in maniera paziente e nel tempo. Un punto debole è la sua terribile gelosia; non lasciatevi ingannare dall'apparente freddezza, dall'atteggiamento sempre distaccato e noncurante. Piuttosto che rivelare un suo malessere interiore (che dal suo punto di vista è come ammettere una debolezza) si chiude in se stesso e non spiccica parola. Se attacca col muso lungo è finita... non vi dirà niente e pretenderà che siate voi a scoprire i motivi del suo malumore. Quando si arrabbia si estranea e diventa freddo come un pezzo di marmo; inutile insistere al momento, sbollisce solo dopo qualche giorno.
Quando si mette in coppia lo fa con intenzioni serissime, per costruire un rapporto lungo e duraturo. L'intenzione è delle migliori perché non è tipo che gioca con questo genere di argomenti. La sua semplicità è sinonimo di autenticità e, a letto, dimostrerà di essere un vigoroso amante. Prestazioni bollenti che, però, possono intiepidirsi nel tempo; al partner è affidato il compito di stimolare le sue fantasie erotiche... è l'unico punto dove ha bisogno di aiuto!
È un terribile vanesio, anche se non lo ammette; è facile che si lasci affascinare da chi lo loda, lo segue, lo incensa e lo fa salire su di un piedistallo. Quindi, se non riceve questo tipo di attenzioni dal partner è probabile che si lasci andare a qualche divagazione esterna. Nonostante ciò, è difficile che distrugga un matrimonio o una convivenza che dura da anni, a meno che il rapporto non sia più che logoro.
Quando è geloso indossa subito una maschera di distacco e diventa assolutamente intrattabile. Difficile che assoldi un investigatore privato, che si perda in minacce, vendette o attacchi d'ira. Attenderà paziente che i nodi arrivino al pettine cercando di far ammettere le colpe al partner attraverso una serie di torture psicologiche e comportamentali cui nessuno potrebbe resistere!
Quando alza la voce vuol dire che ne ha subite davvero di tutti i colori. Infatti, solitamente, è un tipo molto paziente che detesta fare piazzate ed esprimersi con scenate pirotecniche. Un Capricorno furente è decisamente intrattabile prima, durante e molto tempo dopo 1' arrabbiatura. Il problema è proprio questo... è capace di non guardare in faccia il presunto nemico per mesi!

L’UOMO CAPRICORNO
Lo si potrebbe definire uno di quelli che si spezzano, ma non si piegano e che procedono passo dopo passo nella vita senza incertezze e senza scoraggiamenti. Le difficoltà non lo spaventano, anzi lo temprano e lo stimolano a esercitare la sua volontà inflessibile e ad affinare tutte le sue capacità. E’ uno che punta in alto e sa bene ciò che vuole; alle sue ambizioni è disposto a sacrificare molto, troppo a volte; infatti pianifica l’esistenza ai fini della carriera e a volte arrivato alla meta rischia di trovarsi imprigionato in una serie di obblighi e di impegni che rappresentano tutto il risvolto negativo del potere e del successo. Ha esigenze materiali molto spiccate ee anche se sa gestire il lavoro con abilità, quantificare i frutti delle sue fatiche, spesso non riesce a tranquillizzarsi, a guardare al futuro con fiducia e lo vive con ansia e per questo a volte il suo bisogno di acquisizione, di guadagno, spinto all’eccesso, lo induce a capitalizzare più che a godere ciò che ha. Quando occupa posizioni direttive, e accade spesso perché ha doti organizzative di prim’ordine, e poi c’è la molla dell’ambizione che lo pungola, è un lavoratore accanito, instancabile e intransigente con gli altri. A volte il suo realismo un po’ duro non lo salva del tutto da un certo arrivismo piuttosto elastico sui mezzi da adottare per raggiungere i suoi scopi.
E’ chiaro che un uomo così dà il meglio di sé nel lavoro; non è amante della vita mondana, ha gusti spartani e se ha degli hobby o se pratica sport sceglie quelli più faticosi e impegnativi che non puntano al piacere o al relax, ma alla soddisfazione delle mete raggiunte. Con gli amici, rigorosamente selezionati, ama condividere interessi costruttivi, momenti di confidenza profonda. In amore ha aspettative precise e vuole garanzie di sicurezza e serietà. E’ anche vero che a volte si rifugia nel suo senso morale, per mettersi al riparo dai richiami dell’istinto, che pure lo incalzano. La sua dedizione alla famiglia, la sicurezza che sa offrire, fanno di lui un compagno e un padre molto solido, anche se un po’ rigido e molto intransigente.

LA DONNA CAPRICORNO
Le sue sono qualità poco appariscenti, che vanno scoperte lentamente e apprezzate soprattutto quando si dividono con lei i problemi della vita di ogni giorno. Non è nella dolcezza, nella femminilità seduttiva o nella fragilità che si fa riconoscere la donna Capricorno, ma nella sua forza interiore, nella sobrietà di gusti e di stile, nella riservatezza dei modi e di approccio.
E’ la donna su cui si può fare sicuro affidamento nelle emergenze, a cui si possono dare compiti di massima responsabilità, con la certezza che saprà risolvere i problemi e affrontare ogni prova con grande senso del dovere. Ma, con la Luna in caduta nel suo segno, si avverte quella sua rigidità che non le consente di abbassare la guardia nel contatto con gli altri e di concedersi la gioia di vivere, l’abbandono alle emozioni, e ai desideri e nemmeno quelle piccole civetteria che potrebbero addolcire la sua serietà. Nella professione riversa il suo perfezionismo e ha una incredibile capacità di applicazione. Organizza. Gestisce, esegue di persona ogni incombenza, sia per scarsa fiducia negli altri sia per un suo insopprimibile bisogno di controllo su tutto quello di cui si occupa. Spesso ha vere e proprie doti imprenditoriali e può realizzarsi ottimamente in carriere spesso precluse al gentil sesso. Ma anche nella vita domestica impone la sua ferrea organizzazione e la sua esigenza di ordine e di impegno a tutti quelli che ha accanto: la severità in fatto di orari e abitudini è una regola nella casa della donna Capricorno. Spesso può dare l’impressione di attribuire troppo valore agli aspetti materiali della vita, a scapito degli affetti, che sottopone sempre a valutazioni razionali.
Di fatto non si sente a suo agio sul terreno dei sentimenti ma ciò accade anche per via della sua inibizione interiore, della sua timidezza. L’altera Capricorno infatti cela un gran bisogno d’amore e di tenerezza. Un partner appassionato potrà risvegliare la sua sensibilità e ammorbidire la sua ritrosia. Come madre è esemplare, attenta e protettiva, ma per nulla indulgente.

I RAPPORTI CON GLI ALTRI SEGNI
Segni compatibili
Cancro- pur essendo l’uno opposto all’altro, sono due segni che possono esistere perché sono interscambiabili come caratteristiche. La dolcezza del Cancro è la consolazione per il capricorno, come anche la sua dedizione alla casa e alla famiglia. Il Capricorno dà garanzie di solidità e di riuscita e ciò piace al Cancro.
Vergine- lo stesso elemento, la Terra, rende simili questi due segni e anche compatibili. Si potrebbero perdonare a vicenda i difetti e ritrovarsi d’accordo sui pregi. Esiste un orgoglio comune che aumenta la comprensione tra i due, ed entrambi hanno spesso bisogno di una spalla su cui piangere. Sono due segni complementari, che possono comprendersi, vivere e lavorare assieme; possono essere di sostegno l’uno all’altro.
Capricorno- i due segni sono molto simili e compatibili. Entrambi hanno le stesse aspirazione le qualità per realizzarle. I difetti dell’altro verrebbero capiti. Entrambi hanno l’energia necessaria per superare gli ostacoli della vita e questo aiuta a cementare il rapporto a due.
Pesci- il Capricorno apprezza l’affettuosità e la comprensione dei Pesci, che potrebbero trarre dei benefici e sicurezza dalla metodicità accentuata del compagno. Le personalità sono compatibili e le tendenze sociali simili.
Segni incompatibili
Gemelli- non si può considerare come unione ideale, dato che le similitudini quasi non esistono. I Gemelli non sono certo tipi pazienti né metodici, il compagno lo è. Per troppo poco tempo potrebbe esistere un accordo e l’unione non si può certo dire delle più riuscite.
Bilancia- la bilancia si stuferebbe troppo presto della rigidità del Capricorno e per la sua monoliticità. Ci vuole pazienza da entrambe le parti per far funzionare questa unione.
Acquario- sono due posizioni non facili da analizzare. Il Capricorno fa fatica a tener dietro all’agile Acquario, che ha per casa il mondo. Quest’ultimo si rivelerebbe troppo mobile e assente per il compagno, mentre l’Acqaurio non sopporta le limitazioni e restrizioni impostegli, e finirebbe con il fuggire dalla relazione. Lascia perplessi tale combinazione, e non dà numerose garanzie di riuscita, o quantomeno di durata.

I “CAPRICORNO” FAMOSI
  • Giulio Andreotti
  • Nicholas Cage
  • Gèrard Depardieu
  • Martin Luther King
  • Mao - Tse – Tung
  • Giuseppe Mazzini
  • Giacomo Puccini
  • Katia Ricciarelli
  • Claudio Villa

domenica, gennaio 07, 2007

Da oggi Dieta!!!


Dopo luculliani pasti ed oniriche festicciole, dopo megafantastichi dolci e fantasmagoriche leccornie, ora DIETA!!!
Dieta culinaria, dieta di vacanze, dieta di sonno la mattina, dieta di tranquillità, e così via prendete il termine dieta ed aggiungetelo a qualsiasi cosa non potrete più fare nel vostro "normale" periodo feriale. Ci siamo riposati ed ora è il momento di dare una pedata a Mr. Ozio.
Sherlock Holmes diceva: "la fame aguzza l'ingegno". E spesso non mangiava per giorni interi durante l'istruttoria di un caso. Nessuno di noi mai riuscirà a giungere a tanto per riprendere bene con lo studio e con le proprie attività, ma un minimo di reinvigorimento post-svacco lo dobbiamo a noi stessi. Per tutto il resto non fatevi condizionare nell'umore, a poco a poco ci si abitua a tutto.

I vostri amati rappresentanti, felici di essere nuovamente in corsia, non potevano che accogliervi a braccia aperte, augurarvi un buon inizio ed un buon rimbocco di maniche.
Ci siamo riposati bene per poter scalare ancora meglio la montagnona di problemi che di giorno in giorno si accavalleranno e per poter saltare e ballare ancora con più grazia e leggerenza dinanzi ai futuri successi.
Ci saranno tante cose importanti durante il 2007 e la prima è proprio alle porte, ovvero la storica cerimonia d'inaugurazione dell'Anno Accademico del nostro Conservatorio (alla quale nessuno di noi dovrà mancare) con la musica suonata da noi studenti, con i discorsi inaugurali, consuntivi e di previsione e con il discorso, che diverrà storico a mano a mano, del Presidente della Consulta degli Studenti e quant'altro.

Non abbiamo ricevuto nessuna notizia da parte di voi studenti e nessuna foto riguardo alle vostre vacanze e ai vostri concerti e quant'altro, sappiate comunque che potete (e vi invitiamo a farlo per il bene della comunità) scriverci qualsiasi cosa riguardo ai vostri pensieri alle vostre attività e quant'altro (che riguardino la musica) inviandoci una semplice e-mail all'indirizzo rapprstudenti(AT)conservatorio.udine.it

Ordunque buona vita e buon inizio a tutti voi ^^