domenica, febbraio 11, 2007

Intervista al nuovo rappresente degli studenti al CNAM: Gasparin Paolo


Alcuni mesi fa e più precisamente nel mese di dicembre '06 è stato eletto tra i vari rappresentanti degli studenti dei Conservatori d'Italia, un nuovo rappresentante per il CNAM, l'organo sovrano del MIUR (Ministero dell'Università e della Ricerca) per quanto riguarda l'Alta Formazione Artistica e Musicale. Il rappresentante eletto in questo caso è Paolo Gasparin, studente del Conservatorio A.Steffani di Castelfranco Veneto.
Egli durante la sua campagna elettorale, come abbiamo scritto altre volte sul nostro blog, ha convocato una riunione grazie all'appoggio del Conservatorio di Verona, nella quale hanno partecipato molti conservatori del nord d'Italia. Riunione nella quale si è giunti a stabilire un futuro di organizzazione tra i vari rappresentanti delle Consulte degli studenti per una crescita comune ed una maggiore organizzazione per i diritti e doveri degli studenti.
Siamo andati quindi da Gasparini a fargli alcune domande chidendogli cosa gli sembrasse venire eletto in un organo così importante e che aspettative reca con sè e che idee ha per la sua carica e per il coordinamento tra Consulte.
Sentiamo cosa ci ha risposto:

Quali erano le tue intenzioni nel convocare i rappresentanti a Verona e in che ambito è nata l'idea?
Da rappresentante degli studenti mi ho sempre lavorato per dare una coscienza di gruppo agli studenti di Conservatorio, che tradizionalmente patiscono una notevole frammentazione, un po’ per la tipica didattica individuale un po’ per l’assenza di momenti di aggregazione veri e propri, che sono invece presenti nella scuola secondaria e all'Università. Dato che questo spirito ha dato buoni frutti a Castefranco Veneto, ho pensato che sarebbe stato bello estenderlo oltre i confini del mio Conservatorio, di renderlo anzi il leit-motiv della mia campagna elettorale per il CNAM. Ecco da dove è nata l’idea di fare una riunione tra Consulte: presentare la mia candidatura e insieme discutere di un grande progetto di Coordinamento tra Consulte.

Chi hai deciso così di convocare?
Inizialmente la cosa era stata pensata per gli studenti del Triveneto. Non mi sembrava realistico che persone più lontane di 200 km venissero alla riunione proposta da un signor nessuno. Ma l’idea è stata salutata con tale entusiasmo che mi sono convinto ad estenderla a tutte le Consulte del Nord Italia, Emilia Romagna compresa. Purtroppo lo spazio che la Consulta di Verona mi ha gentilmente messo a disposizione era pensato per un piccolo gruppo, quindi non è stato possibile, mio malgrado, estendere l’invito ad altre Consulte.

Quali sono stati traguardi prefissati e di che cosa sei invece stato stupito?
Di solito non sono attirato dai traguardi ma dal cammino che vi conduce. Avevo, certo, delle speranze, ma fondamentalmente ho vissuto con grande stupore quello che è stato un successo davvero incoraggiante, sia per la partecipazione, sia per la voglia di confronto e di coesione che si è respirata per tutta la durata dell’incontro. Segnatamente ci siamo disposti a cerchio, quasi ad evocare l’appartenenza a qualcosa di comune.

Hai trovato dei rappresentanti motivati e desiderosi di fare?
Ho trovato delle persone davvero fantastiche, animate da uno spirito di servizio e di iniziativa che tra studenti si trova raramente. Dal momento che in Conservatorio la coesione tra gli studenti è poca, discutere di problematiche che poi si sono rivelate perlopiù comuni, è servito a fare sentire tutti meno soli.

Cosa nel post Verona?
Il mio desiderio principale è quello di portare a compimento il progetto del Coordinamento delle Consulte. Sarebbe davvero un grande risultato creare un organismo che unisca tutte le Consulte degli Studenti e quindi, indirettamente, tutti gli studenti di Conservatorio. Sarebbe la prima volta dopo la riforma, che succede qualcosa del genere e stiamo lavorando alacremente per realizzare questo sogno per esempio con la riunione delle Consulte che stiamo organizzando per la fine di Febbraio.

Cosa credevi fosse il CNAM e quali aspettative avevi?
Sapevo che il CNAM era un organo importante, almeno sulla carta, che raduna le istanze di tutte le componenti degli Istituti AFAM e per ora non ho fatto l'esperienza necessaria per sapere quello che sulla carta non è scritto (che a volte finisce per contare anche di più).
Comunque posso dire senza esitazioni che non avevo alcun tipo di aspettativa. Come ho detto l'obiettivo dell'elezione al CNAM è servito soprattutto a tracciare un percorso per raggiungerlo, e in questo percorso si trovano gli elementi davvero importanti di questa esperienza. Certo che avere una voce all'interno di un organismo che dovrebbe essere interlocutore privilegiato del Ministro, completa il quadro.

Adesso che sei stato eletto nel CNAM che cosa ti prefiggerai di fare?
Se ti riferisci al mio incarico al CNAM in senso stretto, la mia volontà è quella di farmi portavoce delle istanze che emergeranno dal Coordinamento, e farlo cercando di fare causa comune, per quanto possibile, con i rappresentanti degli studenti di accademie, istituti pareggiati e ISIA. In un'organismo di trentaquattro membri un solo studente può fare davvero poco, è d'obbligo cercare di unirsi agli altri e fare massa critica.
Tra tutte le prorità, la maggiore è senz'altro mettere ordine nell'attuazione della Riforma, che sta creando un po' ovunque forti disagi agli studenti e non solo.

Come vedi il futuro del Coordinamento?
Viste le premesse, lo vedo senz'altro luminoso.


Quindi non ci resta che aspettare la fine di questo mese di febbraio quando ci sarà il prossimo incontro tra consulte italiana, che, a sentire il blog ufficiale del Coordinamento http://consultari.wordpress.com, si terrà il 23 e 24 febbraio '07 sempre a Verona in concomitanza con gli Stati Generali AFAM.




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