giovedì, aprile 13, 2006

Concerto dei docenti Tassini-Jardanyi

fanciulline e fanciullini cari,

sarò sempre sereno quando mi accingerò a scrivere post come questi, pieni di plauso ed ammirazione, mischiati con serenità e piacevolezza, una sensazione che ricorda molto un raggio di sole che prorompe in una stanza ove, al suo interno, danzano piccoli granellini di polvere.
Come già annunciato dal post di ieri, oggi era la data del concerto del quantomai insolito duo
Gergely Jardanyi(contrabbasso) e Patrizia Tassini(arpa)
per chi ha avuto modo di leggere il loro curriculum può comprendere che si tratta di due musicisti capaci di camminare sulle note e la loro fama anche per i non lettori in questo caso è diffusa per tutti i corridoi del conservatorio per l'aria della città e in tutto il campo musicale internazionale.
Piena la sala Vivaldi, una breve presentazione del Vicedirettore ed entrano in scena i protagonisti.
La platea era composta oltre che da appassionati ed interessati di musica, anche degli studenti dei rispettivi professori ed alcuni genitori. Apprendisti arpisti e arpiste, contrabbassisti e contrabbassiste presenti per sentire i loro professori misurarsi, per capire dove si potrà arrivare, di che valore è il loro maestro. Credo sia importante una dimostrazione oltre che dello studente, che prende maturità del lavoro svolto durante l'anno e si mette in discussione, anche del professore, che fa nascere la stima e l'ammirazione dei suoi pupilli, a prescindere dall'età, che aggiorneranno la loro motivazione nel cercare di emulare i loro mentori.
E questo procedimento di enorme ammirazione si sarà attivato sicuramente ieri sera, quando il prof.Jardanyi e la prof.ssa Tassini hanno proprio commosso la sala, facendola viaggiare nello spazio e nel tempo in una dimensione dove il cielo, le nuvole, l'aria e la terra erano note d'arpa ed il sentiero, gli alberi, l'erba verde, le stelle erano note di contrabbasso, poi c'era anche la stramaledetta e insopportabile variabile "musica commerciale" proveniente dalle giostre installate in p.zza I Maggio che trapassava i vetri doppi della sala e talvolta, purtroppo, rompeva il delicato dilatarsi dell'accordo di fine pezzo, quando esuli notine ancora danzano attorno a tutti piangendo lacrime dorate prima di congedarsi dai nostri cuori.
L'uno creava il mondo(arpa) e l'altro lo guarniva(contrabbasso), entrambi accompagnavano i seduti, lungo un programma di sala che ha permesso anche parecchi virtuosismi da entrambe gli artisti.

Programma:
«J.M.Sperger - Sonata in Re Maggiore, G.Faurè - op.24*, op.78*, B.Bartòk - 8 canzoni dall'album "per bambini"*, Smetana-Trnecek - Fantasia sul tema della Moldava(per arpa), B.Bartòk, P.Jardanyi - Una serata in Transylvania(per arpa), P.Jardanyi - Melodia*, G.Bottesini - Fantasia Cerrito»*(trascr. di G.Jardanyi)

La prof.ssa Tassini si è esibita anche in due brani per sola arpa, che credo abbia reso i suoi studenti orgogliosi, non si smetteva mai di applaudire.
Il bis è stato praticamente d'obbligo dopo una "Fantasia Cerrito" di Bottesini che, alla fine di un intero concerto, ottimo contributore della creazione di un mondo, ha lasciato un'allegra frase musicale nella memoria di tutti ed ha permesso al prof.Jardanyi, che fra le altre cose ha eseguito l'intero concerto senza una parte davanti, di mostrare le sue insiscutibili qualità da grande musicista.
Il livello di soddisfazione che ha fatto da strascico al tutto era veramente elevato, considerando anche i sonori e longevi applausi.
E voi fanciulli allievi di queste due classi che leggete il nostro blog, avete qualche impressione da condividere in merito a questo concerto?

Purtroppo non ho potuto fermarmi allo spettacolo seguente del duo pianistico del prof.U.Cividino e se qualcuno ha presenziato può tranquillamente inviarmi l'articolo.
Allego le fotine.
Ciau



Chuck Norris si diverte a distruggere i castelli di sabbia dei bambini a calci rotanti. La causa di questo suo comportamento è da imputarsi alla sbadataggine di un moccioso che è inciampato sul Colosseo in scala 1 a 1 costruito da Chuck Norris in una spiaggia del Mar Bianco, ribattezzato in seguito Mar Rosso. Non pago, Chuck Norris volò a Roma, dove con una raffica di calci rotanti devastò parte del Colosseo originale, con l'ordine preciso di non ripararlo mai più.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

semplicemente fantastico..sono rimasta a bocca aperta..