martedì, giugno 26, 2007

Project Weeks, le settimane della follia.


Ecco un bell'articolo che cerca di farmi perdonare le settimane di silenzio profondo, dovuto ai ritmi incalzanti.

Vi scrivo dal mio splendido appartamentino condiviso solo fra me e le mie molteplici personalita' di Lupo della Steppa e finisco di farlo di ritorno da Hiiuma, la seconda isola del paese per grandezza, dove ho festeggiato Jaanipaev: il 23 Giugno, il giorno piu' lungo dell'anno. Una festa pagana molto sentita da tutti gli Estoni che per come e' celebrata ricorda molto la notra Pasquetta. Sagre di paese, fuochi accesi, accampamenti, danze e giochi tradizionali (come sollevare quante piu' volte si puo' un peso da 33 Kg con un braccio solo, e quando non ce la si fa piu' si passa a quello da 23 Kg). Un ritorno alla tradizione e alla natura soprattutto, dopo un inverno infinito.


Questo Mercoledi' vi voglio raccontare di alcuni progetti interessanti che mi hanno visto coinvolto. Non voglio ripetermi ma mi tocca continuare a dire che l'accademia Estone e' veramente ad un livello alto, con tanti talenti veri. ma cio' e' comprensibile se ci si pensa un momento. Quanti Conservatori ci sono in Italia? fate voi i conti, in Estonia tanti meno. L' EMTA e' l'unica Accademia che rilascia i titoli superiori di studio, e ha due sedi: la principale a Tallinn e un ramo con composizione e gli strumenti piu' richiesti a Tartu, la citta' universitaria, seconda per grandezza, a sud-ovest del paese. Tutti i talenti quindi finiscono o qui o li'. Resta comunque incredibile da credere la percentuale di giovani concertisti gia' a livello professionale in un paese di 1.500.000 di abitanti.


Il sistema Estone e' simile a quello che stiamo piano piano addottando in Italia. A grandi linee:

si parte dalle Scuole di Educazione Musicale di Base, poi si passa alla High School e poi si entra, se si passa l'esame, alla famigerata Estonian Academy for Music and Theatre. Alla EMTA si prende il Baccalaureato dopo 4 anni (la nostra laurea di primo livello) e poi c'e' il Master, che dura 1 anno (la nostra laurea di secondo livello). Una cosa interessante che da noi non c'é é quello che loro chiamano l' anno accademico, ovvero un anno in cui non si pagano le tasse ma si continua ad essere iscritti, non si segue nessuna materia ma si puo' usufruire degli spazi dell'Istituto e, al bisogno, si puo' essere chiamati a partecipare ai progetti delle "Project weeks". Molti insegnanti inoltre continuano a dare lezioni a questi allievi. L'anno accademico lo si puo' prendere dopo aver finito il baccalaureato come anno intermendio prima di cominciare il Master. Si puo' cosi' cominciare a lavorare in orchestra in maniera piu' assidua o insegnare nelle scuole pubbliche e private del paese. Mi é stato spiegato che esso e' anche un modo per prepararsi per il Master in maniera piu' tranquilla, visto che un anno e' poco e i brani da eseguire sono molti.



Tornando alle settimane di progetto, ovvero alla "Project Week".

Sono quattro o cinque settimane distribuite nell'arco dell'anno in cui le attivita' curricolari sono sospese e quasi ogni dipartimento affronta delle situazioni altamente professionalizzanti. Cosi´il 25 Marzo, dopo una settimana di prove ogni pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00 ho suonato con l'Orchestra Sinfonica dell'Accademia nella Sala Concerti Nazionale. Abbiamo suonato diretti da Cecilia Rydinger Alin (Svezia) La Moldava di Smetana, La Sinfonia n.9 "Del Nuovo Mondo" di Dvõrak e abbiamo accompagnato le note della virtuosa violinista Ivi Ots nel Concerto per Violino e Orchestra di Chaikovski.

Ivi ha 22 anni ed é una delle migliori studentesse. Ha suonato egreggiamente, con cuore e grande tecnica; non per niente l'anno scorso era violinista titolare nell'Orchestra Giovanile Europea. Quest'anno non ha tempo. Vi assicuro comunque che quasi tutti i violinisti che studiano qui e molti altri strumentisti (soprattutto archi, pianisti, direttori d'orchestra e compositori hanno molto da dire). Parecchi studenti infatti suonano gia' in ensambles di rilievo o nell'Orchestra Nazionale Sinfonica, da Camera o dell'Opera.

La storia Estone del secondo dopoguerra si incrocia indissolubilmente con quella russa come gia' ho raccontato e molti dei maestri che insegnano qui, hanno studiato a Mosca. Quindi qui come nelle altre Repubbliche Baltiche si trovano diretti discendenti della mitica tradizione. (Nella foto ci potete appunto vedere all'opera. Localizzate la mia postazione e Johnny vi inviera' una delle sue pacche amichevoli sulla spalla e uno dei suoi buffetti sulla guancia, che fortuna!).




A proposito di "ci potete appunto vedere all'opera"... nell'ultima "Project Week" L'Orchestra Sinfonica dell'Accademia, diretta dal M.o Erki Pehk, che collabora assiduamente con l'Orchestra dell'Opera Nazionale (cliccando, in foto, in secondo piano Rain Vilu e Maarit Kangroon) in collaborazione con l' "Oopera Studio" dell'Accademia, ha messo in scena due delle tre Opere del "Trittico Pucciniano": Suor Angelica e Gianni Schicchi. Una produzione che ha visto impresso negli occhi di molti, nei primi giorni di prove, il panico puro. E' stato folle e divertente. Rain Vilu, il Manager dell'Orchestra (nonche' prima Viola della Sinfonica Nazionale) e' sicuramente la persona che ricorderó di piu´per la sua ironia ed il suo modo d'essere "Easy Going". Persona precisa e capace ma con la semplicita' accomodante e sorniona dell'uomo sicuro di se che sa prendersi cura di quelli piu' giovani.

Un giorno, prima dell'inizio delle prove, che si tenevano nella Sala 1 della Eesti Radio Classica, mi confida:- All'ERSU (l'Orchestra Nazionale appunto) ci guardano come pazzi... mettere su due Opere in 7 giorni. Avrai sicuramente qualcosa da raccontare ai tuoi amici... qua si lotta per il Guinness dei Primati... (risata compiaciuta).

:- Ma e' stata una tua idea? -. Gli chiedo.


:- No, no, ma ci sono dentro anch'io. Io sono "Uno dei" -.


:- Ah, beh, pero' sicuramente poteva nascere da te, matto come sei (Eh! Eh!) -.


:- Grazie, Grazie -. Mi risponde ridendo comprensivo :- Capisco cosa vuoi dire -.




Per rendere l'idea dell'uomo qualche settimana prima mi aveva dato il suo numero di cellulare dicendomi

:- Ecco tieni, per qualsiasi cosa questo é il mio numero, chiamami anche se hai bisogno di piangere, tipo "Rain, the world doesn't like me, and here is always f'*****g cold..." (trad. "Rain, il mondo non mi vuole bene e qua fa sempre un freddo incredibile al punto tale da farti dire: Accipicchia!).



Com'e' finita?


Che il 20 aprile abbiamo eseguito in Radio una prova aperta al pubblico, esame per alcuni cantanti, nei giorni successivi abbiamo continuato a ucciderci di prove e il 23 abbiamo debuttato nel bellissimo Teatro dell'Opera: noi orchestrali rinchiusi nella buca e i cantanti costumati a ugoleggiare sul palco per il pubblico pagante. Tutto esaurito. A detta di molti musicisti che ascoltavano, il risultato e' stato professionale. Interessante sapere oltretutto che per i cantanti non era solo una performance ma anche l'esame finale. Non male farlo cosi´ direi.




Concludo con un aggiornamento sulla situazione climatica (questa parte risale a due mesi fa). Continua a fare freddo, ma non freddino, freddo. Tipo oggi la temperatura media é stata di 3 gradi centigradi. Quando vi parlavo di Primavera mi sbagliavo. Evidentemente in Estonia non esistono ne Primavera ne Estate ma solo Autunno piu' o meno inoltrato e Inverno che si susseguono a caso. Autunno, Autunno, Autunno, Inverno. Autunno, Inverno, Inverno, Inverno. Inverno, Inverno, Autunno. Autunno. Inverno, Inverno. Inverno, Autunno. Autunnoinvernoinvernoinvernoautunnoautunnoinvernoautunnoinverno. In alcune province non baciate dal Baltico, due settimane fa nevicava. Io stesso di ritorno dalla Lituania, mentre voi nel vostro bel giardino a Pasqua ve la godevate, aspettavo la corriera sotto una fantastica tempesta di neve.


Stavo per andare a dormire adesso, soddisfatto, avevo gia' chiuso il computer ma ho dovuto ritornare a scrivervi quando ho guardato fuori dalla finestra... sono le ore 4 e 5 minuti del mattino. Fuori ci sono gia' le prime luci dell'alba, e alle 23 era aoncora giorno... quasi quasi mi vesto e vado a fare colazione va! (fine della parte di due mesi fa)


Conclusione Climatica:


A Jaanipaev la luce non e' mai scesa del tutto, nonostante cio' la sera senza maglione non si puo' stare (ma gli Estoni ci stanno benissimo). Il giorno dopo Jaanipaev abbiamo fatto una grigliata all'aperto ma tra una bistecca e l'altra... tutti in sauna!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non fai che aumentare la mia venerazione per i Paesi baltici... Ora so che sai cosa intendevo con le mie mezze frasi (le parole comunicano quello che possono, quindi meglio limitarsi) e le mie raccomandazioni da fratello maggiore... :) Anch'io mi do da fare e aspetto il tuo ritorno. In bocca al lupo per gli esami!