giovedì, marzo 09, 2006

Info gita e lettera di una fanciulla

Care fanciulle e fanciulli,
ho lasciato per un paio di giorni il blog con il post in prima linea che parla della gita che il Prof.Cividino e la Prof.ssa Bertoli hanno proposto per tutti gli studenti che vorrebbero partecipare.
L'idea è molto buona secondo me, credo che il presenziare a queste date(ovviamente in base alla disponibilità di tempo in quel periodo) sia oltre che interessante e diverso dalla solita ordinaria amministrazione, anche divertente.
A parte quei pochi che hanno l'opprtunità di essere nello stesso paese o amici da tempo, è difficile conoscerci bene tra di noi, voglio dire come persone.
Dato che un'unico cuore ci accomuna(pro music) e avremo tante opportunità di fonderlo suonando assieme; il visualizzarci come persone piuttosto che come compagni o come prolungamento dello strumento che suoniamo, contribuirebbe senza dubbio a farci crescere da ogni punto di vista.
Gite di questo genere, concerti, particolari attività extraconservatorio,..., sono la prime occasioni per rendere tangibili questi propositi.

Il presidente della consulta La Lince che..., il nostro responsabile dell'amministrazione Mr.Staff ed il sottoscritto parteciperanno all'evento con molto piacere.
Per chiunque fosse interessato alla gita(per maggiori info vedere il post sotto) nella giornata di domani 10/03/06 fino alle 15 la prof.ssa Bertoli sarà in conservatorio con i moduli e tutte le informazioni.
Altrimenti avrete tempo entro martedì 14/03 per dare la vostra adesione.
L'acconto di conferma è di 50€.
Per iscrivervi rivolgetevi ai responsabili sopracitati e se non sapete proprio che pesci pigliare per rintracciarli, scrivete alla consulta che vedrà di fare il possibile per mettervi in contatto con loro.

So che il post di oggi è lunghetto ma abbiate pazienza, ci è giunta una mail di una fanciulla che ha avuto una singolare esperienza nella nuova sede di via Gemona.
Qualsiasi cosa abbiate da dire, purchè non puerile, la postiamo volentieri senza alcuna censura se non quella che tiene conto del buon costume(le censure le metterò in corsivo).
Credo che qualsiasi cosa che ci riguardi debba poter essere detta, dopotutto senza di noi il conservatorio non sarebbe che un edificio vuoto ed inutile, quindi vale, e molto, anche la nostra voce.
Attendo i vostri commenti a riguardo.

Allora.
Oggi sono uscita prima da scuola per prendere un'aula e studiare fisarmonica prima di andare a lezione.
Vado in v. Gemona. Al tavolo sotto, il cassetto era chiuso a chiave. Vado sopra, idem. Avevo fretta. Pensando che i bidelli(il nuovo burocratese li chiama Collaboratori Scolastici ndr) fossero in qualche aula a mettere a posto, magari in parti di cui non so l'esistenza, penso di fare prima chiamando nell'altra sede e farmi dire il numero di cellulare con cui so che comunicano con v. gemona, così da farli sbucare fuori per farmi dare la benedetta aula rintracciandoli direttamente io sul cellulare.
Chiamo di là e risponde la Gabriella. Le dico: "Senti qua non trovo nessuno per farmi dare l'aula mi dai il numero di cellulare così rintraccio dove sono?"
La Gabriella è instuporita e dice che li chiama lei.
Entro tre minuti scende giù la moglie di Salvatore gesticolando e parlando alterata al cellulare.
Cos'era successo? La Gabriella ha chiamato incazzata la sig. bidella(vedi come sopra ndr) che stava in v. Gemona, accusandola di andarsene chissà dove. Quella le ha passato il professore che aveva davanti per testimoniare che era lì.
Risultato: la sig. venuta giù mi urla di tutto perchè potevo farle perdere il posto di lavoro.
C'ho messo un po' a capire la gravità della cosa, ho cercato di scusarmi in venti maniere facendole capire che c'era stato un malinteso, che non ho chiamato di là per lamentarmi nè tantomeno per accusare di Abbandono di posto di lavoro, volevo solo il loro numero di telefono per non aspettare, che nel dire non c'è nessuno intendevo che non li trovavo...
Lei aveva gli occhi rossi e la bocca tesa, e io mi sono sentita una gran
informe composizione marrone per questa catena di composizioni meno informi ma ugualmente marroni che avevo innestato. Anche perchè ormai in conservatorio mi sento di famiglia, sono tutte persone che vedo ogni giorno e che mi stanno simpatiche.
Quando è arrivato il mio prof, per finire in bellezza, lui si è sentito in colpa perchè se nell'andare a prendere il caffè avesse lasciato l'aula aperta io non avrei chiamato di là eccetera.
Finita così. Però, dopo lezione, mi sentivo ancora una imbranata totale, una cretina da cena dei cretini, e così per lenire il mio senso di colpa e placare il senso di tradimento che doveva sentire the woman per me, sono corsa in una pasticceria e mi sono rifornita di un vassoietto di cui farle dono.
Conclusione: ha capito che non sono una informe composizione marrone solida e che sono solo una bimba imbranata che per un po' di fretta mette in subbuglio il nostro regio istituto.
E io ho imparato che un po' di galateo pasticcero non fa male nè alla ciccia nè all'amicizia. Gli zuccheri e le creme sono un potentissimo strumento di pace per l'umanità.

Comunque penso che debba anche finire la storia che Gabriella faccia il boss-bidella(sempre come sopra ndr) con le colleghe.

Lulla



Confucio se ne frega e ci insegna:
E il Maestro disse:
o A quindici anni mi impegnai a imparare.
o A trenta mi sono retto in piedi.
o A quarant'anni sono cessati i dubbi.
o A cinquanta ho conosciuto la volontà del Cielo.
o A sessanta l'orecchio si è fatto obbediente.
o A settanta, posso seguire i desideri dell'animo, senza infrangere le regole
.

3 commenti:

Johnny ha detto...

E se mi infurio anche io mi porti i pasticcini?

Lulla secondo me hai fatto benissimo a chiamare, in fin dei conti è un nostro diritto. Ovvio che la pazienza è sempre stata la virtù dei forti quindi un po' di buon senso e di attesa specie in questo periodo di trasferimento non fa mai male. Inoltre la calma piuttosto che l'ira e l'irrequietezza faranno sempre scorrere meglio le acque.
Ma non hai fatto veramente niente di male e secondo me non avresti dovuto sentirti in colpa(con conseguente fastidio interiore e spesa di cash pro dolci). Anzi mi sarei infuriato molto di più se uno più grande di me mi avesse attaccato, tronfio, dal'alto del suo piedistallo con l'illusione di avere l'assoluta giustizia e potenza; e con la credenza di dover dare chissà che lezione di vita.
Anzi avrebbe dovuto capire la tua situazione e spiegarti con maturità di adulto il suo punto di vista e come gentilmente dovresti comportarti se il fatto dovesse riaccadere.
Ricordatevi che secondo me sono gli adulti a custodire il concetto di maturità e rispetto e guardarsi dal dire le parolacce lasciandole pronunciare in libertà a chi ancora deve giungere ai sentieri di saggezza.
Nella nostra società viene insegnato l'incontrario.

Tutti ci dobbiamo rispetto reciproco.

Attenderò infine l'evolvolversi di un nuovo mondo dominato dalla pace, dai dolciumi e dai pasticcieri.
(vi immaginate le guerre a suon di lancio cannoli e mitragliate di cioccolatini?)

Anonimo ha detto...

..hai ragione johnny,però non ci si può neppure sentire legittimati a scatti d'ira solo perchè si è giovani!!

Anonimo ha detto...

Anche secondo me hai fatto bene a chiamare dato che il cassetto era chiuso! Se vanno via, qualunque sia il motivo, almeno che lascino aperto, o, se proprio non si fidano, che lascino la chiave sotto lo zerbino... =) A me è capitato ieri, non c'era nessuno e mi serviva ASSOLUTAMENTE un'aula (mi avevano infatti appena sbattuta fuori dalla 31 dall'altra parte...); almeno però ho trovato il cassetto aperto, così la chiave me la son presa da sola...a mali estremi...! In ogni caso posso capire anche la povera bidella Giulia, si sarà presa un bello spacco!!
Infine spezzerei una lancia a favore dei poveri pianisti (sono di parte lo so...) Ciao ciao